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Computer, hardware e software

Altri consigli per l’uso di wordpress


In questo articolo do per scontato che tu sappia o abbia letto quanto scritto sull’installazione e i primi passi con wordpres nel numero 92 di Fuori serie pubblicato nel mio sito:
www.centroelettronica.info
Worpress è un cms, acronimo di content management system, ossia un sistema di gestione dei contenuti di un sito web, dall’interfaccia molto intuitiva e in continua evoluzione sia per quanto riguarda l’aspetto che per le funzionalità e per tanto non è il caso di dilungarci sui vari pulsanti anche perché, oltre alla guida, in rete trovi un sacco di consigli e soluzioni magari dati da persone che l’adoperano da anni e senz’altro più esperte di me che, dopo la scorsa esperienza di pochi minuti, ho ricominciato ad usarlo da meno di due mesi. Contrariamente a quanto scrivevo nel numero 92 di Fuori serie, la scelta del nomeutente durante l’installazione è importante ma non fondamentale per la pubblicazione degli articoli per i quali è possibile usare un nome utente diverso. Praticamente, dopo l’installazione non puoi più cambiare il nome utente che serve per entrare nella bacheca, ossia lo spazio personale in cui fare le regolazioni e scrivere, modificare o cancellare gli articoli, ma per questi ultimi puoi aggiungere un nome pubblico che, come dice il termine, sarà quello con cui vengono firmati i tuoi articoli che nel gergo dei blog si chiamano post. Durante l’installazione svolta nel numero 92, per la localizzazione del database non abbiamo inserito localhost come suggerito ma il numero che ci è stato fornito dal gestore dello spazio web e ciò si rende necessario quando il sito si trova in un server e il database in un altro come nel caso di aruba. Gli articoli che scriviamo e le impostazioni che facciamo vengono memorizzate nel database che non essendo nel server in cui risiedono le cartelle di wordpress non è raggiungibile via ftp ma lo si può esportare, modificare o cancellare eccetera raggiungendolo dal pannello di controllo dello spazio web o, nel caso di aruba, direttamente al link:
myswl.aruba.it
in cui ovviamente verrà chiesto nome utente e password per i database. Inoltre è possibile esportare o importare il database dalla bacheca di wordpress e la sezione strumenti dove è possibile scegliere se esportarlo completamente oppure solo gli articoli. tuttavia in un manuale ho letto che da wordpress il database non viene esportato proprio per intero ma visto che il cms è in continua evoluzione ed il manuale ha qualche anno, questa è una cosa da verificare. WordPress esporta il database in un file con estensione xml che, per una maggiore accessibilità per chi non vede, è meglio aprire con office word. Da quanto ho letto in un manuale, le immagini accluse agli articoli pubblicati non vengono inserite nel database e la cosa è anche ovvia visto che il database è di piccole dimensioni per contenerle, nel caso di aruba è di un giga. Le immagini vengono inserite nello spazio web in cui risiede wordpress ma di questo non ho esperienza diretta. WordPress non funziona in spazi web basati su windows dove tra l’altro aruba fornisce un solo database; funziona invece in quelli fatti con linux con i quali aruba fornisce cinque database come abbiamo visto nel numero 92. E proprio perché abbiamo più di un database a disposizione, un trucco per reinstallare wordpress riportandolo al default in breve tempo consiste nel cambiare il numero del database presente nel file wp-config.php che, come dice il nome, contiene la configurazione di wordpress e lo si fa in questo modo:
1) dalla cartella principale di wordpress preleva il file wp-config.php oppure prendilo da una qualsiasi altra copia che potresti avere e aprilo con blocconote facendo attenzione che l’acapo automatico sia attivo perché altrimenti non ti visualizza una buona parte del file. Per chi, come il sottoscritto, non conosce il linguaggio php, il file sembra molto complesso ma in realtà noi dobbiamo modificare solo un numero ed esattamente quello del nome del database in uso;
2) nel caso di aruba, non conosco gli altri gestori, il nome di un database è composto dal prefisso Sql seguito da sette cifre personali, un sottolineato e un numero da uno a cinque ad indicare il database in uso e presumo che tu stia adoperando il primo. Spostati fino alla riga che inizia con:
(‘DB_NAME’, ‘Sqlxxxxxxx_1′);
e cambia il numero dopo il sottolineato da 1 a 2;
3) Via ftp copia il file wp-config.php così modificato in radice del tuo sito wordpress facendo attenzione che se non l’hai cancellato esiste il vecchio wp-config.php e poi torna al tuo pc;
4) sulla barra degli indirizzi digita il nome del tuo sito, dopo un po’ partirà l’installazione di wordpress che ovviamente verrà fatta nel secondo database e verranno saltati i passaggi relativi all’inserimento dei dati del database stesso perché già presenti in wp-config.php. Io ho adoperato un nome utente diverso, non so cosa succede ad usare lo stesso del database precedente ma penso che non capiti nulla di grave;
5) per tornare alla versione originale del sito ti basterà riportare il numero del database da 2 a 1 nel file wp-config.php come abbiamo visto in precedenza.
Come dicevo, l’interfaccia di wordpress è molto intuitiva ma per poterla adoperare abbastanza velocemente, per chi non vede è indispensabile usare i comandi per accedere ai vari elementi di una pagina web, ad esempio la b per i pulsanti, la c per le caselle combinate e la e per quelle di editazione eccetera, ed è anche indispensabile ricercare le stringhe che in una sessione di lavoro si adoperano spesso; in caso contrario starai lì ad ascoltare tutun tab tab, tutun tab tab, tutun tab tab, perdendo un sacco di tempo e mi viene da dire, parafrasando la divina commedia e la canzone dell’estate 2017, “Lasciate ogni speranza voi ch’entrate”. Per scrivere gli articoli, wordpress dispone di due editor: il più completo editor visuale e quello nel formato testo entrambe in costante evoluzione. Purtroppo quello visuale è meno accessibile con jaws; fin che si scrive e basta ba tutto bene ma quando, ad esempio, desideri inserire dei link con l’apposito pulsante o con il comando rapido, spesso te li ritrovi là dove non dovrebbero andare. Ultimamente l’inserimento dei link è stato aggiunto anche nell’editor di testo ma non so se è previsto il comando rapido perché, almeno con la sintesi vocale, digitandolo il programma va da tutt’altra parte. Sembra invece funzionare l’apposito pulsante per l’inserimento del link ma ci ho provato solo due volte e, per chi non vede, forse è più comodo inserirlo manualmente. Infatti l’editor di testo, e forse anche con quello visuale ma non ci ho provato, è possibile inserire manualmente i link e altre cose perché wordpress interpreta il linguaggio html. Per esempio, se vuoi inserire una scritta rossa ti basta digitare:
<font color=”#FF0000″>stringa/<font>
Nota: prima del carattere cancelletto e dopo l’ultimo zero del numero in esadecimale vanno inserite le normali virgolette, quelle col codice 34. Per motivi che non so, nel fare l’esempio scritto sopra wordpress mi converte le aperte virgolette nel codice unicode 8220 mentre le chiuse virgolette le converte in 8243 invece di 8221 come dovrebbe avvenire per le chiuse virgolette nel codice unicode.
In un sito worpress hai la possibilità di lasciare un commento agli articoli e puoi decidere se lo possono fare solo gli utenti registrati o tutti i visitatori anche se in quest’ultimo caso aumenta la probabilità di ricevere spam costituito da commenti in lingua straniera, soprattutto in inglese ma anche in tedesco eccetera, con indirizzi di posta e nomi utente a volte apparentemente validi e in altri casi strampalati. Naturalmente hai la possibilità di approvare o meno i commenti e naturalmente non è il caso di dare l’approvazione a chi si è divertito a programmare un computer per rompere le scatole. A tale proposito ho notato un difetto: una volta entrati nella sezione per approvare, cestinare o segnalare come spam i commenti ricevuti, ci sarebbe la possibilità di compiere l’azione desiderata selezionando tutto con l’apposito pulsante, scegliendo l’azione da intraprendere e confermare con il pulsante Applica in modo, soprattutto in caso di spam, da non star lì a compiere la stessa azione magari per 30 spam. Purtroppo però la cosa mi funziona assai raramente e spesso la casella in cui scegliere l’azione ed il pulsante Applica non mi appaiono e per il momento non ne ho capito il motivo ed ho segnalato la cosa anche nel forum di wordpress. A tale proposito, l’iscrizione al forum su wordpress comporta l’uso del codice captcha costituito, purtroppo, da immagini (ad esempio dei veicoli). Per fortuna c’è la possibilità dell’audio con dei numeri che in questo caso risulta abbastanza comprensibile e quindi utile a chi non vede. Lo so che forse farò incavolare qualcuno ma a proposito dell’iscrizione al forum e rivolgendomi a chi non vede dico questo: a volte certi ciechi sanno essere proprio dei rompiscatole e non è il caso di mettere in pratica questa caratteristica anche nel forum di wordpress chiedendo cose assurde o pretendendo l’impossibile subito e presto. Lo so, non tutti i ciechi sono così, ma, come ci sono normodotati insopportabili, analogamente ci sono non vedenti scocciatori che a volte adoperano il pretesto dell’handicap proprio per rompere le scatole. Affinché non vi siano equivoci su quanto ho appena scritto, termino con un esempio che non c’entra con wordpress ma che risulta assai istruttivo per ciò che voglio dire. Una mattina mi telefona un cieco e mi passa il tecnico che era li da lui a mettergli a posto il pc. Il tecnico più o meno dice: “è tutta questa mattina che sto provando a mettere a posto il computer di mister x ma non ci sono riuscito; desidera che jaws legga direttamente il desktop all’avvio e ho provato a togliere tante cose all’avvio in msconfig ma non so più cosa togliere e cosa fare”. Resto un attimo interdetto e poi rispondo: “Ma… a dirti il vero non so nemmeno se jaws mi legge il desktop direttamente o no; se non lo legge, per andarci premo il click sinistro o tab… insomma muovo un po’ le cose e vado al desktop ma ad una puttanata del genere non ci faccio mai caso. Ma lascia perdere! Non cade il mondo se per leggere il desktop il tuo cliente deve premere un tasto! Lascia perdere!”. Chi vuol capire…

Di Franco (moderatore)

Appassionato di radio ed elettronica fin da bambino, in età adulta mi sono dedicato molto al computer e qui trovi alcune delle mie esperienze con l'aggiunta di temi di attualità che mi sono cari.

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