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Ventola cpu Cooler master hyper 212x

Introduzione

Quello riportato nel titolo è il modello commerciale con cui la si trova facilmente in rete, il codice/modello completo è il seguente:
rr-212x-17pk-r1.
Finora avevo montato solo le ventole cpu in dotazione ai processori Intel e se descrivo quella in oggetto è perché adopera un sistema di montaggio diverso che, con eventuali rettifiche, penso dovrebbe essere valido anche per altri modelli e marche. A differenza delle ventole Intel usate finora, questa è da 12 cm con un radiatore più grosso, e a mio avviso un po’ troppo ingombrante, e adatta a vari socket intel e amd. Le istruzioni si acquisiscono malissimo con lo scanner e, soprattutto per certe caratteristiche come vedremo in seguito, guardando su più siti trovo valori discordanti.
Un’altra cosa di cui tenere conto è il peso complessivo che si raggiunge tra ventola e radiatore (che diventerebbe ancora maggiore se inserissimo sul radiatore una seconda ventola come previsto). Come scrivevo in passato, c’è chi aferma che i processori Intel di sesta generazione sono soggetti a danneggiarsi quando la ventola supera un determinato peso.
Il post è per tutti ma pensato anche per chi non può vedere le figure. Prima di continuare è meglio se ti dico subito che per ragioni personali ho provato a montare questa ventola solo su una scheda madre guasta la quale, se avessi dato corrente, l’avrebbe fatta girare alla massima velocità. Quindi ciò che non so è se dal punto di vista della rumorosità vale la pena di montare un oggetto abbastanza ingombrante e un po’ impegnativo per l’installazione o se conviene farlo solo nei casi in cui il computer necessita di un rafreddamento elevato come quando si fanno giochi o si visualizzano continuamente video “pesanti” eccetera. L’ho detto perché come rumorosità c’è una bella differenza tra quando provi una ventola alla massima velocità con un alimentatore al banco rispetto a quando i giri vengono regolati dalla scheda madre in base alla temperatura.

Contenuto della confezione e caratteristiche principali

Non ho mai visto tanti pezzi per una ventola! E confesso che appena aperta la confezione come non vedente sono rimasto un po’ perplesso su come collocarli; poi, a poco a poco, ci sono arrivato ma mi mancava un particolare per il quale mi sono fatto guardare la figura scoprendo successivamente che se avessi letto con più attenzione la descrizione di un sito ci sarei arrivato anche da solo.

Contenuto dell’imballo

• una doppia bustina, una dentro l’altra, con quella che dovrebbe essere pasta termica e che una volta aperta contiene materiale semiduro,
• ventola da 120 mm già montata sul radiatore e posta in un contenitore in pet trasparente,
• sul fondo ma all’esterno dello stesso pet è incastrata una piastra metallica chiamata backplate;
ulteriore scatola di cartone con:
• istruzioni e garanzia,
• bracket, ossia un braccetto di fissaggio costituito da due lamierini fissati al centro con una ghiera e una molla sottostante che terminano da entrambe i lati con un piloncino filettato,
• due supporti di plastica lunghi e stretti chiamati clip per montaggio quick snap per una eventuale seconda ventola (non in dotazione);
all’interno della scatola di cartone che stiamo esaminando c’è un’ulteriore pet con appositi incastri che contiene:
• quattro viti per eventuale seconda ventola,
• quattro distanziatori di piccole dimensioni con filettatura,
• altri quattro distanziatori più grandi con filettatura,
• quattro dadi,
• siringa con pasta termica,
• tappetini in gomma incollati su apposita cartina per ventuale seconda ventola,
• una capsula per fissare i dadi.
Nota per chi non vede: la minuteria posta nel pet tende a scappare via quando vai ad esaminarla e per tanto conviene versare il tutto in una scatola metallica e personalmente analizzo i pezzi ad uno ad uno posando quelli analizzati sulla parte interna del coperchio della scatola stessa in modo che quando il recipiente è vuoto sono sicuro d’averli analizzati tutti.
Nota per chi vede: il metodo scritto nella nota sopra lo si adotta perché ovviamente chi non vede non ha il “colpo d’occhio” e quindi se analizza piccoli oggetti lasciandoli nello stesso recipiente in cui si trovano deve continuamente toccarli tutti o quasi per verificare d’averli analizzati senza tralasciarne qualcuno.

Caratteristiche

socket supportati=intel: lga775, 1150, 1151, 1155, 1556, 1366, 2011, 2011-3, 2066;
nota: in un sito vi era anche il 2011-r che non so se è diverso oppure uguale al 2011 o al 2011-3. Nel sito Cooler master non c’è il socket Intel lga775 invece riportato altrove e che comunque si adatta per la sua forma. Non avendo esperienza con un processore del genere, non so se in certe situazioni necessitava di un raffreddamento spinto.
Socket Amd: fm1, fm2, fm2+, fm3, fm3+, am2, am2+ am3, am3+, am4 ma con un kit acquistato a parte;
velocità della ventola=da 600 a 1700 rpm più o meno 10%,
airflow=da 24.9 fino a 82.9 cfm, in un altro sito da 24.9 fino a 54.65, in un terzo sito da 21,2 fino a 54,6 cfm,
pressione=da 0.3 fino a 2.03 mmh2o,
rumorosità da 9 fino a 27.2 dba, mentre in altro sito da 13 a 28,6,
dimensioni radiatore con ventola inserita=120 per 79 per 158 mm,
peso: radiatore=492 g., ventola=166, totale 658 g.,
Ventola fissata al radiatore con clips di fissaggio quick-snap,
radiatore con 57 alette in alluminio e quattro heatpipes da 6 mm.

Montaggio ed osservazioni

Non so se capita anche a chi vede, ma Per me che montavo una ventola del genere per la prima volta, appena l’ho estratta dalla scatola assieme al radiatore mi sono chiesto: ma qual è la base del radiatore? Infatti i lati lunghi non possono essere perché altrimenti sarebbe un problema montarlo, un lato corto è leggermente concavo e da esso sporgono dei tubicini mentre dall’altro lato sembra ci sia una specie di manico/maniglia… Ed invece è proprio questo manico a costituire la base da cui va tolto un adesivo che la protegge. Questa base è collegata al resto del radiatore da tubicini che lo attraversano fino ad uscire dal lato opposto chiamati heatpipes e che servono per la dissipazione del calore.
Nota: heatpipes sono due parole inglesi e c’è chi appunto le mette con lo spazio e chi no, chi con la s finale e chi no.
Quando non avevo ancora montato questo tipo di ventola mi chiedevo perché in certe descrizioni trovate in rete fosse molto importante che il cabinet del pc avesse un foro sul fondo all’altezza del processore e adesso l’ho capito fino in fondo visto che la piastra metallica trovata nella confezione e chiamata backplate va montata sul retro della scheda e serve appunto da base su cui avvitare il radiatore adattandolo così ai vari socket. Se il cabinet non ha il foro citato e devi sostituire il radiatore in un computer già montato, per farlo devi per forza togliere la scheda madre e, penso, anche assicurarti che la backplate non vada ad ostacolare il montaggio della scheda toccando sul fondo ma questa è una cosa che non ho provato. Ho svolto la prova di montaggio con il socket Intel lga1151 e quindi quanto scritto di seguito è valido anche per quelli simili come il 1155, 1156 eccetera ma il principio generale è valido per tutti.
1) metti la backplate sul retro della scheda madre all’altezza del processore in modo che la parte completamente liscia sia all’esterno e in maniera da far combaciare i fori della scheda con quelli della back plate che ne ha diversi ma viene naturale far combaciare quelli giusti;
2) prendi i distanziatori più grandi e, dalla parte interna della scheda, infilali nei quattro fori vicini al socket del processore in modo che s’infilino nei fori della backplate e poi fissa la piastra metallica con i quattro dadi che metterai sul retro della scheda facendo attenzione a non fissare troppo e procedendo diagonalmente in modo d’avere un fissaggio omogeneo;
Nota: visto che ci sono altri quattro distanziatori ma solo quattro dadi che abbiamo già inserito, probabilmente i rimanenti distanziatori più piccoli si adoperano con un altro tipo di socket.
3) per il montaggio si va meglio se la ventola viene staccata dal radiatore anche perché è facilissimo compiere questa operazione. Essa infatti è montata sul radiatore con lo stesso tipo di clip previste per una eventuale seconda ventola. Per togliere la ventola Basta tirare leggermente verso l’esterno una delle due clip e alzarla dal radiatore;
4) puoi notare che i lamierini che costituiscono il bracket si aprono a scatti in modo d’avere così delle posizioni prestabilite per il fissaggio. Da chiuso, esso va inserito tra la base ed il resto del radiatore facendo in modo che il piccolo piloncino presente in corrispondenza della ghiera sia rivolto verso la base del radiatore in modo che s’infili leggermente nel foro presente sulla base stessa che, per intenderci, trovi all’interno di quello che sembra quasi un manico. Decidi tu se infilare il bracket prima o dopo aver appoggiato il radiatore sul processore;
5) metti la pasta termica con una delle modalità viste in passato e poi apoggia il radiatore sul processore in modo che i lati corti di esso siano rivolti verso i lati corti della scheda madre e successivamente apri il bracket quanto serve ad incastrare i piloncini filettati con cui termina nei fori dei distanziatori che abbiamo avvitato in precedenza. Avvita il tutto con un cacciavite a croce o Philips che dir si voglia procedendo diagonalmente come al solito;
:6) infila la ventola sul radiatore e collegala all’apposita presa fan per la cpu della scheda madre.
Volendo sull’altro lato del radiatore puoi inserirvi una seconda ventola, che quindi andrà collegata ad una seconda presa pwm presente nella scheda madre, ma non so quanto questo sia necessario. Può anche capitare di dover sostituire la prima ventola in caso di guasto e in entrambe i casi per farlo dovrai fissare le clip ad una ventola nuova tramite le viti e i gommini che trovi nella confezione oppure recuperando il materiale da quella esistente. Non è necessario che la ventola sia per forza Cooler master e teoricamente puoi anche migliorare le prestazioni. Dico teoricamente perché confrontando al banco la rumorosità di 27.2 db di questa ventola con i 15,5 db di una vecchia Nexus sembra esserci una minima differenza tanto che mi chiedo se i dati forniti siano giusti e se li ricavano sempre allo stesso modo e sarebbe interessante avere lo strumento per misurarli.

Di Franco (moderatore)

Appassionato di radio ed elettronica fin da bambino, in età adulta mi sono dedicato molto al computer e qui trovi alcune delle mie esperienze con l'aggiunta di temi di attualità che mi sono cari.

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