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Addebito diretto sepa con postepay: facilissimo per chi vede, con difficoltà per chi lo esegue per la prima volta con gli screen reader

Di seguito vedremo quando e come fare un addebito diretto sepa e annulleremo le difficoltà che un non vedente incontra svolgendolo per la prima volta che sono esistenti per tutti coloro che adoperano gli screen reader ed amplificate per chi non usa abitualmente NVDA.

A cosa serve l’addebito diretto sepa, brutta figura dell’impiegata e dove trovare i codici per farlo

Un addebito diretto sepa serve a pagare automaticamente bollette e tasse tramite conto corrente bancario o postale oppure con carta di credito provvista di iban come la postepay evolution mastercard, quella nera, che ha quasi tutte le funzioni di un conto corrente. A seconda di dove hai il tuo conto, l’addebito diretto sepa si attiva andando in banca o alle poste oppure più comodamente da casa tramite l’area personale del tuo conto che nel mio caso è quella di postepay. I dati per fare l’addebito diretto li trovi nel modulo eventualmente allegato al bollettino cartaceo per il pagamento di una determinata tassa; inoltre lo puoi fare attivare da una ditta dando l’iban del tuo conto come in passato ho fatto io con Telecom Italia. L’addebito diretto sepa si attiva automaticamente quando colleghi la tua carta postepay evolution mastercard a paypal tramite iban, quindi come se fosse un conto corrente, magari perché non riesci a colllegarla con i numeri anteriori e posteriori come abbiamo visto in passato.
Sabato 10 dicembre 2022 sono andato alle poste per tre cose ma l’impiegata che ho trovato ha saputo svolgere solo la più semplice: pagare un bollettino di cui non riuscivo a fare correttamente l’ocr, ossia il riconoscimento dei caratteri del codice per pagarlo da casa con postepay come abbiamo visto in passato. Per la stessa ragione le ho presentato il modulo da compilare per fare l’addebito diretto sepa per Gestione ambiente S.c.a.r.l., l’azienda che si occupa di ritirare i rifiuti nella mia zona per la quale abbiamo già visto come pagare il bollettino da casa con codice mav. Naturalmente potevo continuare a pagare le tasse con il codice mav ma stare lì ad acquisirlo con lo scanner ogni volta che arrivano è una perdita di tempo ed era meglio automatizzare il tutto. Peccato che non sapeva come fare e mi ha detto che dovevo andare allo sportello della ditta… Ma figurati! Come se un non vedente avesse sempre a disposizione una persona che lo accompagna! Molte persone preferiscono uscire più volte al giorno col cane che tengono in casa, ma se chiedi a loro d’accompagnarti non hanno tempo perché i cani hanno la priorità sugli esseri umani. Per quanto riguarda l’impiegata dico: io non so e non ricordo tutto, penso però che quando uno deve fare qualcosa per lavoro se non sa qualcosa si debba informare da un collega o un superiore dando così al cliente un’informazione giusta. Probabilmente per inesperienza ha cercato di evitare una brutta figura senza pensare che si fa più bella figura a dire non so e m’informo piuttosto che sparare stupidaggini che poi il cliente trova non vere; se dici non so e t’impegni a cercare la soluzione, il cliente nota il tuo impegno e ti apprezza per l’impegno, la sincerità e l’umiltà; ma forse doveva ancora farsi l’esperienza…
Il modulo cartaceo Di Gestione ambiente S.c.a.r.l. parla solo di banca e mi era venuto il dubbio che per tale azienda l’addebito diretto sepa lo si potesse fare solo con quella e quindi il 12 dicembre ho chiamato Gestione ambiente trovando uno gentilissimo che oltre a darmi tutte le spiegazioni mi ha dettato anche i codici che non riuscivo a decifrare correttamente con lo scanner o comunque, non conoscendoli, non riuscivo ad associare corettamente a postepay perché, a differenza di quando si acquisisce un’immagine ad esempio per farne una fotocopia, a volte l’ocr fa quello che in veneto è chiamato sbrodegamento mettendoti scritte nei punti sbagliati. L’addetto di Gestione ambiente mi ha detto di tornare alle poste ma io proprio non ci pensavo perché volevo fare ciò che l’impiegata vedente non sapeva svolgere e vedremo che ce l’ho fatta. Io che non sono un lecca culo e non amo il politicamente corretto ho ringraziato di cuore l’addetto di Gestione ambiente anche per non avermi trattato da cretino come molti fanno in presenza di non vedenti o portatori di handicap in generale. Sto esagerando? Ma figurati! Eravamo a lunedì mattina e mi è bastato che venga pomeriggio per essere considerato un povero cieco al quale, pur conoscendolo da circa 15 anni ed avendo sempre il telefonino in mano, si fanno in anticipo gli auguri di buon Natale perché se non c’è da suonare non lo si considera nemmeno; non vorrai mica perdere tempo la vigilia o il giorno di Natale con uno che deve solo suonare come se fosse un telefonino con tanti mp3 che si adopera quando serve e si spegne quando rompe le scatole! Ma questo è un altro discorso e andiamo avanti.

Facciamo da casa l’addebito diretto sepa con postepay

1) accedi alla tua postepay e clicca sul link Addebiti diretti sepa;
2) per i motivi scritti nel paragrafo precedente appare una pagina in cui potresti avere già degli addebiti attivi da cui puoi anche cliccare nell’apposito link per vedere quelli che sono stati disattivati. Ma noi dobbiamo farne uno di nuovo e quindi clicchiamo sul pulsante Attiva domiciliazione;
3) puoi notare che le fasi sono tre: compila, conferma ed esito; se non le fai tutte o non appaiono tutte significa che non hai fatto un fico secco come vedremo può accadere per chi usa gli screen reader. I nomi dei codici che hai nel modulo cartaceo e quelli presenti in postepay possono differire un pochino ma il senso è lo stesso. Nel mio caso, il codice che il modulo cartaceo chiama Riferimento mandato va inserito nella casella di postepay denominata Codice mandato. successivamente trovi già compilato il tuo nome e il tuo codice fiscale che puoi cambiare; per default è disabilitato il pagamento singolo e l’ho lasciato così. Quando nella casella Beneficiario cominci a scriverne il nome o lo scrivi per esteso, appare un elenco da cui selezionare quello giusto e, fatta la selezione, automaticamente viene compilata la casella Codice identificativo beneficiario che dovrai solo controllare che corrisponda al secondo codice presente nel modulo cartaceo e nel caso di Gestione ambiente S.c.a.r.l. viene chiamato Codice identificativo del creditore.
Nota: i nomi dei codici scritti su carta li ho avuti telefonicamente e quindi non sono sicuro che siano proprio scritti così nel modulo di Gestione ambiente o se l’impiegato li abbia chiamati così.
4) poi trovi il numero della tua carta e da chi è eseguito il mandato. Facoltativamente puoi inserire un limite d’importo, quindi clicca sul pulsante Prosegui;
5) siamo alla seconda fase e se tutti i dati sono giusti clicca sul pulsante Autorizza;
6) inserisci il numero posteriore della tua postepay, seleziona il mese e l’anno di scadenza della carta che chi usa gli screen reader dovrà selezionare con le frecce e clicca sul pulsante Prosegui;
7) inserisci la password con cui sei registrato alle poste e il codice di conferma del mandato che nel frattempo ti è arrivato nel telefonino e poi clicca sul pulsante Prosegui;
8) Se tutto è a posto apparirà la scritta Presa in carico, Operazione completata e dirà che trovi la ricevuta nella tua bacheca delle poste. Siccome ero stufo, ma stufo ed ancora stufo di provare e riprovare con la sintesi vocale, ho guardato la bacheca il giorno dopo e quindi non so se la ricevuta arriva proprio immediatamente. Comunque anche il giorno successivo non arrabbiarti se nell’elenco degli addebiti sepa non trovi quello appena svolto perché il beneficiario ha la facoltà di rifiutarlo e nella ricevuta hai anche la data entro la quale può farlo. Ho fatto l’operazione il 17 dicembre verso le 18 e 30 e il beneficiario poteva non accettare l’operazionhe fino al giorno 23; in realtà la mattina del giorno 20 l’addebito diretto sepa era nell’elenco con gli altri che già avevo.

Difficoltà facendo l’addebito diretto sepa per la prima volta con gli screen reader

Scommetto che quando le avrò scritte ci sarà qualche saputello che dirà: beh, tutto qui? io avrei fatto prestissimo! Ma lasciamo i saputelli alle loro vanterie e passiamo a ciò che un comune mortale come me ha rilevato e per comprenderlo fino in fondo devi aver letto il paragrafo precedente.
Inizialmente sbagliavo io perché invece di mettere il nome della ditta inserivo Unicredit s.p.a il destinatario del conto corrente quando si pagano le tasse col bollettino perché evidentemente Gestione ambiente S.c.a.r.l. si appoggia a quello. Dopo essermi dato del cretino ho cominciato ad inserire Gestione ambiente S.c.a.r.l. ottenendo quanto segue.
Innanzitutto bisogna sapere che a volte jaws ed NVDA prendono in giro i ciechi inventando cose che a schermo non ci sono e nel nostro caso si tratta del grafico etichettato con Localizza e del grafico Conferma messaggio su cui provavo a cliccare perdendo solo tempo. A guardare la schermata non è stato uno qualunque ma chi lavora “ai piani alti delle poste”. In un’altra situazione, tempo fa un amico con NVDA leggeva cose che la moglie guardando lo schermo proprio non vedeva.
Compilate le caselle Codice mandato e Beneficiario, la casella di editazione Codice identificativo beneficiario non era disponibile; ed allora come inserire il secondo codice? Adesso sappiamo che una volta scritta almeno una parte del beneficiario appare un elenco da cui scegliere e confermare ma io lo facevo per la prima volta e jaws non mi mostrava nessun elenco di cui si parla anche nella guida di postepay. A proposito di questa, se clicchi per avere maggiori informazioni guarda che con il layout semplice jaws le mette grosso modo a fine finestra.
Ho telefonato a postepay spiegando che riuscivo ad inserire il Codice mandato e il beneficiario ma non il codice identificativo beneficiario perché la casella in cui metterlo non me lo lasciava editare/incollare ed ho detto anche che le prime due caselle menzionate si compilano con scritte grigie mentre la terza non so di che colore sia e come si presenta perché non ricordavo cosa significa quando jaws ti dà il colore Predefinito su predefinito che dovrebbe essere il colore di sistema o qualcosa del genere, non ricordo sempre tutto! L’addetta di postepay non capiva cosa significa che la casella Codice identificativo beneficiario non si lascia compilare e io non sapevo come appare a schermo e secondo lei tutto era a posto; sì, tutto era a posto, ma se mi avesse detto che la casella Codice identificativo beneficiario non va compilata e che si compila automaticamente quando inserisco il beneficiario e devo solo controllare che il codice sia giusto, almeno avrei avuto una base su cui lavorare!
Quindi ho scritto e sentito telefonicamente chi lavora “ai piani alti delle poste” che ha capito subito qual era il mio problema dandomi tutte le spiegazioni necessarie per cercare di risolverlo. Le scritte che appaiono come grafici non ci sono. Le caselle hanno le scritte grige, che tristezza! Quando si digita il nome dell’azienda o una parte di esso appare un elenco da cui selezionare la ditta giusta e la casella Codice identificativo beneficiario si compila automaticamente e basta controlllare che il codice sia giusto. L’azienda non può essere selezionata con Invio. Finalmente avevo una base su cui lavorare!
Innanzitutto jaws non mi faceva vedere nessun elenco. In cursore virtuale mi mostrava il nome dell’azienda scritta nella casella di editazione e la metteva anche nella riga sottostante alla casella ma andando in cursore touch la notavo una sola volta. Con il click sinistro dato al di fuori o all’interno della casella di editazione e provando con cursore virtuale, cursore jaws e cursore touch ed in cursore virtuale ho anche provato a bloccare il mouse… Ma nonsarà che dovevo bloccarlo in cursore touch? Comunque pur provandoci non so quante volte, con jaws non ho risolto nulla e se trovi il classico uovo di colombo a cui non ho pensato metti un commento nel blog.
Ho fatto anche qualche prova con l’assistente vocale ma non ricordando come cavolo si fa e se si può fare il click sinistro ho lasciato perdere.
Stufo ed incavolato come una peste per non riuscire a svolgere un’operazione così semplice, sono passato ad NVDA anche se è uno screen reader che conosco pochissimo.
Dopo averla inserita nell’apposita casella, NVDA vedeva la scritta Gestione ambiente S.c.a.r.l. una sola volta. Con il click sinistro sopra di essa riuscivo a selezionare l’azienda e quindi a compilare automaticamente la casella Codice identificativo beneficiario una volta su mille; a volte accadeva senza entrare nella casella di editazione e in altri casi entrandoci ed armeggiando un po’ con freccia giù. Da notare che quando non selezioni niente alla fine di tutta la pappardella NVDA ti dice Documento vuoto ma io all’inizio non ci facevo caso. A questo punto qualcuno dirà: ma perché non hai terminato il lavoro quando riuscivi a far compilare la casella Codice identificativo beneficiario? Perché c’è un altro problema che a volte non te lo fa terminare e devi rifare tutto perdendo un sacco di tempo se non sai come selezionare al primo colpo l’azienda che ti serve.
Cercando una soluzione ho guardato l’help di NVDA trovando il comando NVDA+barra del tastierino numerico che dice:
Sposta il puntatore del mouse sull’oggetto attuale del navigatore
e ho pensato che forse faceva al caso mio ed era vero e quindi fai così: entra nella casella di editazione in cui hai inserito il nome dell’azienda, non so se lo si possa fare direttamente appena l’hai inserita senza uscire e rientrarci; Premi NVDA+barra del tastierino numerico e poi il click sinistro e adesso vedrai che la casella Codice identificativo beneficiario si sarà compilata automaticamente.
Attenzione: non sapendo se nell’elenco c’era solo la mia azienda o altre, non mi è chiaro come si comporta quando ce ne sono diverse.
Per evitare quanto scritto sopra e per poter svolgere il lavoro anche con jaws, alle poste ho suggerito di mettere una casella come quelle che si adoperano per selezionare da un elenco la propria città quando ci si registra a qualche sito.
Il secondo problema è costituito dal fatto che pur essendo disponibile e cliccabile, il pulsante Prosegui non viene sempre ben focalizzato e quando non lo è, invece di proseguire ti riporta alla finestra principale di postepay e devi rifare tutto il lavoro ed è particolarmente scocciante soprattutto se è l’ultimo Prosegui su cui devi cliccare ed era snervante quando dando solo il click sinistro riuscivo a selezionare l’azienda solo qualche volta. Con il pulsante Autorizza non ho mai avuto problemi ma non è detto che non possa capitare. Che il pulsante Prosegui non fosse ben focalizzato mi è capitato arrivandoci con tab o con la lettera b. Per questo, quando finalmente sono arrivato all’ultimo Pulsante Prosegui, mi è venuto in mente di raggiungerlo e poi di passeggiarci un po’ attorno con ctrl+freccia sinistra e ctrl+freccia destra e quando mi sembrava ben focalizzato… Ho premuto spazio.. e… Pum! Bersaglio perfetto! Naturalmente non posso sapere se questa è una regola da seguire perché non posso svolgere mandati sepa che non mi servono per riprovare ma per lo meno sai dove sono i problemi e come comportarti senza perdere ore e giorni per svolgere una cosa banale che richiede pochi minuti.



Di Franco (moderatore)

Appassionato di radio ed elettronica fin da bambino, in età adulta mi sono dedicato molto al computer e qui trovi alcune delle mie esperienze con l'aggiunta di temi di attualità che mi sono cari.

Una risposta su “Addebito diretto sepa con postepay: facilissimo per chi vede, con difficoltà per chi lo esegue per la prima volta con gli screen reader”

Complimenti per la spiegazione chiara e anche ironica quanto basta. Personalmente non ho la Postepay quindi non posso fare prove sul campo, ma se qualcuno mi chiederà una mano saprò cosa suggerirli, cioè li dirò di contattarti. 🙂
Scherzi a parte, spesso li screen reader non riescono ad intercettare gli elenchi di completamento automatico. Credo dipenda dal modo in cui sono realizzati, se tramite Ajax o altre tecnologie strane, quando penso basterebbero i comandi standard di HTML 5. Poi c’è anche da dire che a volte dipende dalla versione dello screen reader e del browser. Per NVDA non c’è problema a rimanere aggiornati, ma con Jaws la situazione è diversa, visto il costo non indifferente della licenza.

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