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Caratteristiche dei processori Intel di settima generazione, compatibilità con scheda madre e uefi fino a che punto si possono usare in Windows 7


Gli americani hanno sempre il vizio di dare un nome alle cose e per i processori Intel di settima generazione hanno scelto il nome di kaby lake. La sigla che ne contraddistingue il modello inizia invece con 7, settima generazione, e come per le generazioni precedenti troviamo vari modelli i3, i5 ed i7 (non so se hanno fatto dei semplici celeron e dei pentium di settima generazione, basta cercare in rete). In internet puoi trovare le sigle seguenti: i5-7500 oppure i5 7500 (senza il trattino) ad indicare che si tratta di un processore i5 con modello 7500. La parte esterna di un processore Intel di settima generazione è fisicamente ed elettricamente identica a quella di un processore della generazione precedente tanto che se non vedi le scritte e li metti entrambe sul tavolo è facilissimo poterli confondere e proprio per le caratteristiche appena dette un processore di settima generazione si monta sullo stesso socket lga1151 in cui si monta un processore di sesta generazione e lo si fa con le stesse modalità che abbiamo adottato per il 6400. Ma quali sono le caratteristiche tecniche di un processore di settima generazione? Una persona ha consigliato ad un amico d’acquistare un processore di settima generazione perché velocissimo ma in realtà questa persona un processore del genere non l’ha ancora adoperato e forse si è basata sul sentito dire o per aver letto qualche recensione di parte. Chi come me cerca di ragionare con la propria testa e di dare informazioni con un minimo di scientificità, Madonna che parolona, scientificità! Eh, non me ne veniva un’altra… Ma torniamo seri. Secondo me i processori di settima generazione servono soprattutto a scopo commerciale; forse, e sottolineo forse, potrebbero essere un pochino più performanti nel senso che magari i dati teorici si avvicinano maggiormente a quelli pratici ma questa è una cosa difficile da valutare perché per farlo dovresti avere due computer identici ma con processore diverso. Quello che so per certo è che i processori di settima generazione limitano ulteriormente la libertà dell’utente come vedremo in seguito. Per fare in modo che l’utente finale si perda un po’ nei meandri tecnici, Intel fa ciò che fanno tante altre ditte ingarbugliando un po’ i modelli e le caratteristiche all’interno di essi come spiegato di seguito. Nel confrontare un processore di settima generazione con uno di sesta, ad esempio verrebbe logico confrontare l’i5-7500 con l’i5- 6500 ma è sbagliato. Confronta invece l’i5-7500 con l’i5-6600 e vedrai che le caratteristiche dei due componenti non si discostano di molto. Ad esempio, il 7500 ha la frequenza di base di 3.40 ghz e quindi leggermente più alta del 6600 che si ferma a 3.30 ghz, capirai che differenza! Per converso, la frequenza turbo massima è più alta in quello di sesta generazione, 3.90 ghz, mentre in quello di settima si ferma a 3.80 ghz. Ma non è detto che per forza un i5 di sesta generazione abbia la frequenza di base più bassa di quello di settima! Ad esempio il 6600k ha la frequenza di base di 3.50 ghz contro i 3.40 ghz del solito 7500 utilizzato per l’esempio scritto sopra. Quando si acquista un processore, spesso si guarda soprattutto alla frequenza di base ma c’è anche chi sostiene che due o trecento megaherz in più o in meno non facciano nessuna differenza a livello pratico e siano rilevanti solo dal punto di vista strumentale e quasi quasi propendo per essere d’accordo. Importante è invece la cache del processore perché quando è ampia permette al componente di elaborare i dati con meno accessi all’hard disk velocizzando così le operazioni del computer; infatti per ciò che riguarda la velocità il punto debole di un pc è proprio l’hard disk. I dischi ssd possono essere scritti per un determinato numero di volte e quindi per chi li adopera ed ha risolto abbastanza il problema di velocità scritto sopra, il fatto d’accedervi per un numero minore di volte significa aumentarne la durata. Una cosa che finora ho notato è che con l’aumentare della frequenza del processore aumenta anche la rumorosità del computer perché, scaldando maggiormente, la ventola cpu è costretta a girare più velocemente aumentando di conseguenza il rumore del pc e lo fa in modo particolare quando la cpu lavora molto con la conseguenza che dal suono è possibile sentire quando il computer sta sfruttando il processore o quando invece si sta avvalendo soprattutto del disco rigido. Il processore i5-6400 avente i singoli core con frequenza di 2.7 ghz, frequenza piuttosto bassa per le odierne caratteristiche, faceva girare la ventola assai piano e visto che anche le altre ventole erano silenziose avevo un computer silenziosissimo ma con andamento “piatto”, ossia non mi faceva sentire quando il processore veniva sfruttato maggiormente a meno di non regolarsi con il minor rumore in scrittura/lettura dell’hard disk, cosa che ovviamente non puoi fare con un ssd. Utilizzando lo stesso socket, ci sono schede madri che supportano processori di sesta e di settima generazione come ad esempio la Gigabyte ga-z270- hd3p. La precedente ga-z170-hd3p sempre di Gigabyte supporta il processore di settima generazione solo se è installata la versione di bios/uefi f20 come accennavo in passato e non so se vi siano altre schede madri compatibili con processori di settima generazione solo da una determinata versione di bios in poi. Anche se incompleta perché necessiterebbe di ulteriori approfondimenti che poi non ho potuto svolgere perché mi si è rovinata la scheda, a proposito- di compatibilità dei processori e del bios ho fatto una prova ma prima di dirti i risultati ti assicuro che non ho rovinato la scheda per la prova in se ma perché a volte capita che le cose si rompano e tra l’altro non succede solo a chi non vede: in rete ho incontrato i messaggi di uno che in pochi giorni e dopo aver tolto i processori ha rovinato due schede; una delle cose che ovviamente gli dicevano era se per caso non avesse storto qualche pin del socket e nel controllare lui rispondeva che erano tutti a posto ed era incavolatissimo perché non riusciva a capire il motivo per cui le schede non dovessero più funzionare. Poi non so come sia andata a finire, certo è che le cose a volte sono assai delicate anche quando ad usarle è uno con la vista o un tecnico specializzato. Tenendo presente che una scheda madre non funziona se prima non è stato montato il processore e la memoria, pensavo che in caso di incompatibilità del processore con la versione di bios/uefi la scheda funzionasse almeno quel tanto da permettere all’utente d’entrare nel bios per guardarne la versione e decidere se è il caso di aggiornarlo. Altrimenti come fai a sapere se la ga-z170-hd3p che hai tra le mani ha il bios/uefi aggiornato a f20 e quindi compatibile con il processore di settima generazione? Ed invece dalla prova svolta deduco che se monti un processore di settima generazione là dove non è compatibile con la versione di bios/uefi puoi solo immaginare l’incompatibilità perché la scheda non si avvia ma senza visualizzare la versione di bios. Infatti in quelle circostanze il sistema non si carica per niente, non hai il beep di ok e la ventola cpu gira molto velocemente non per l’alta temperatura ma perché il processore non comunica con la scheda, o comunica molto parzialmente, con la conseguenza che la temperatura del processore non viene rilevata e alla ventola non viene quindi comunicata la velocità di rotazione necessaria per il raffreddamento facendola girare al massimo o forse quasi al massimo. Quindi, per sapere se la scheda funziona e per visualizzare la versione di bios devi provarla con un processore di sesta generazione che ovviamente bisogna possedere e ciò comporta anche lo stare molto attenti a non rovinare i pin del socket a forza di togliere e mettere il componente. Certo che i signori del profitto ci vengono sempre incontro! Visti i mancati approfondimenti, se farai anche tu qualche esperienza sarò lieto di conoscerla. Come certamente saprai, i signori del profitto hanno decretato che con i processori Intel di settima generazione non puoi usare windows 7 e mettono in pratica la loro avidità di soldi e potere inibendone gli aggiornamenti compresi, e forse soprattutto, quelli per la sicurezza alla faccia della libertà che ormai da anni resta solo un bel sogno. Ma cosa succede a trasgredire le imposizioni dei signori del profitto? Beh, almeno per il momento, i viveri non ti vengono tagliati! Con la scheda madre Gigabyte ga-z270-hd3p ed il processore Intel di settima generazione i5-7500, windows 7 pro regolarmente acquistato s’installa regolarmente e, senza attivarlo, fino ad un certo punto si aggiorna regolarmente dal sito Microsoft fino a portare le versioni aggiornamento di internet explorer a 11.0.20. Tuttavia dopo aver scaricato e installato gli aggiornamenti, prima del primo riavvio mi ha dato l’errore con codice 66a che non ho controllato se davvero è legato ai processori di settima generazione e non ho nemmeno la voglia di farlo perché spesso le informazioni Microsoft sono bruttissime e non trovi ciò che cerchi. Passato un po’ di tempo dal terzo riavvio, è apparsa una finestra ad informare che l’hardware non è compatibile. Pur chiudendola, di lì ad un po’ si riapre e una volta mi ha anche incasinato il computer tanto da doverlo riavviare. Ciò nonostante jaws 18 s’installa regolarmente e se non vuoi più avere quella finestra che ogni tanto ti scoccia con il solito messaggio, basta disattivare la ricerca degli aggiornamenti tramite windows update che tanto una volta arrivato alla percentuale d’aggiornamento scritta sopra gli aggiornamenti non si scaricherebbero nemmeno a lasciarli attivati fino all’anno prossimo! D’accordo, avrai un computer forse non molto sicuro e poco aggiornato ma se ne hai uno solo e questo ha il processore di settima generazione, nessuno ti vieta d’avere due dischi: uno con windows 10 per andare in internet e l’altro con windows 7 per fare le tue cose al di fuori della rete.

Di Franco (moderatore)

Appassionato di radio ed elettronica fin da bambino, in età adulta mi sono dedicato molto al computer e qui trovi alcune delle mie esperienze con l'aggiunta di temi di attualità che mi sono cari.

2 risposte su “Caratteristiche dei processori Intel di settima generazione, compatibilità con scheda madre e uefi fino a che punto si possono usare in Windows 7”

Gentile Franco,
dal suo articolo mi conferma quindi che se avessi necessità di acquistare un notebook con processori core i7-7200U o I7-7500U, o core i5 stesse sigle, windows 7 prof. 64bit non gira correttamente e potrebbe piantarsi?

Grazie Antonio del tuo commento; la mia esperienza diretta è su computer desktop ma per quel poco che ne so, molti notebook li vendono con sistema già installato e quindi con Windows 10 o come minimo Windows 8.1 e mi sa che se ne metti un altro decade la garanzia. Riassumendo invece le mie prove, con i processori Intel di settima generazione Windows 7 s’installa e fa anche alcuni aggiornamenti per poi non aggiornarsi più dando sempre la notifica d’incompatibilità hardware che una volta me l’ha incasinato e fatto riavviare; per non avere problemi, a quel punto basta disattivare gli aggiornamenti a scapito però di un computer poco aggiornato e di tutto ciò che ne consegue.

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