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Movimento animalista, una moda da non seguire

Questo articolo va molto al di là dei giochi politici per i quali qualsiasi moda è valida per acchiappare voti. La cosa non mi sorprende per niente, se un giorno saltasse fuori la moda delle “Mutande in testa” o quella di lavarsi i denti con la patina da scarpe e fosse molto seguita dalla gente, senz’altro ci sarebbe qualche politico pronto a “condividerla” ed è per questo che è nato il movimento animalista della Brambilla. Ma il fatto che certe cose siano di moda non significa a priori che siano giuste o giuste al 100%. Al di là del movimento citato, ecco come la penso.
Quando nelle domeniche d’autunno mi spostavo in bicicletta dal mio paese ad un altro percorrendo una strada poco trafficata sentendo gli spari dei cacciatori,provavo angoscia, tristezza e anche un po’ di rabbia. Angoscia e tristezza perché l’idea d’iniziare una bella giornata di sole con il sangue era racapricciante. Rabbia perché si trattava d’ammazzare animali aprofittando un po’ che magari erano leggermente rattrapiti dai primi freddi e lo si faceva, e lo si fa, non per fame ma per sport, per divertimento. Capirai che divertimento! Inoltre, pur vivendo in campagna, non ho mai goduto quando si ammazzava una gallina e quando una volta mi hanno chiesto di tenere fermo un tacchino per ucciderlo non ce l’ho fatta. Potrei continuare con altri esempi ma penso che questi bastino a far capire che non sono uno che gode della sofferenza degli animali. Ma del resto, chi è che gode per la loro sofferenza? Forse un sadico, un criminale eccetera, le persone “normali” certamente non godono per niente. Però un po’ ipocrita lo sono anch’io visto che la carne la mangio e questa ovviamente proviene da animali ammazzati anche quando la trovi in bella mostra e ben confezionata nei supermercati. Tuttavia queste sono le contraddizioni della natura che è tanto bella ma anche tanto crudele, cattiva e perfida. Senza andare a scomodare gli animali feroci, immagina d’avere un gatto e un canarino. Dopo aver nutrito il tuo caro e buon micino con tutte le scatolette possibili tanto che se ne resta lì a sonnecchiare, apri la gabbia del canarino e… con un guizzo che non ti aspetteresti il gatto l’ha già mangiato! E l’ha fatto non per fame o perché il canarino fosse un pericolo per lui ma semplicemente perchéè fatto così, buono in apparenza, crudele e cattivo nei fatti. Purtroppo la natura è fatta così, ha i suoi lati positivi e quelli negativi e non ci possiamo far niente.
Cosa fanno invece molte persone ai giorni nostri? Costruiscono una realtà virtuale della natura, una realtà che è solo dentro la loro testa, una loro immaginazione. Così il loro cane, il loro gatto, il loro coniglio e, nei casi estremi anche il loro maiale, diventa un idolo a cui fanno dire tutto ciò che a loro piace sentirsi dire. La frase tipica che si sente dire nei confronti di un cane o di un gatto è: “Gli manca solo la parola!”. Sfido io, gli fai dire tutto ciò che ti fa comodo… Prima d’arrivare alle conclusioni ti faccio un altro esempio: cosa diresti se nel venire a casa tua mi mettessi a rovinare il prato, il divano, le tende, il computer eccetera? Forse mi denunceresti cacciandomi fuori casa con un bel vaffanculo! Ma se a fare le stesse cose scritte sopra fosse stato il tuo cane, questo rimarrebbe buono, bravo, intelligente, affettuoso, e lo accoglieresti con le parole: “dai Nicola, vieni qui dalla mamma” baciandolo affettuosamente… bla, che schifo! Ma non senti che il cane puzza? Tutto questo per dire che ormai gli animali, anzi è meglio dire certi animali, non solo hanno gli stessi diritti di un uomo (nome compreso) ma ne hanno anche di più. E quando si fonda un movimento o qualsiasi altra cosa che mette sullo stesso piano esseri umani ed animali o addirittura mette gli uomini al secondo posto, io proprio non ci sto. Non ho mai maltrattato animali e non ho nessuna intenzione di farlo, però penso che gli animali debbano essere trattati come tali facendo svolgere a loro la funzione che la natura stessa gli ha assegnato. Un animale sta di certo molto meglio a scorazzare per i prati piuttosto che chiuso in un appartamento con il vestitino e il capottino per quando esce con la signorina che per non sporcarsi le unghie laccate non raccoglie la cacca puzzolente del suo migliore amico che altri pesteranno mandandola a quel paese.
Quanto poi al mangiare animali, beh, anche in questo caso la natura ci insegna come fare: gli animali si mangiano tra loro, e perché noi non dovremmo mangiarli? O forse dobbiamo dare ai cani il cibo vegano per far andare avanti le industrie che lo producono? E visto che anche le piante sono esseri viventi, facciamo a meno di mangiare anche l’insalata?
Un’altra puttanata dei nostri giorni è che gli animali debbano essere ammessi per forza in tutti i luoghi pubblici; a parte i cani guida per ciechi, che tra l’altro rimangono fermi là dove il cieco li ha abbandonati, per il resto penso sia una cosa assai fastidiosa. Pensa ad un supermercato in cui il cane va ad annusare il pane, la frutta eccetera… Ma che schifo! Sì, lo so che ci sono persone che toccano il cane e poi mangiano senza battere ciglio, personalmente pur abitando in campagna e fin da piccolo ogni qualvolta toccavo un animale mi sono sempre lavato le mani prima di mangiare e mi sembra giusto così.
Quanto alla sperimentazione di medicinali dico no a quella inutile o superflua che serve solo a far guadagnare qualcuno, dico un deciso sì quando tale sperimentazione serve a salvare delle vite umane perché, lo ripeto, prima viene l’uomo e poi vengono gli animali. Quanto poi ai ristoranti con il menu per cani, i massaggi per cani e tutte le altre puttanate che l’industria del profitto è riuscita ad inventare, beh, sono un’ingiustizia nei confronti di chi ogni giorno muore di fame. D’accordo che ognuno spende i propri soldi come vuole, però altrettanto libero sono io di rimanerne schifato. E sarebbe anche ora che la si smettesse con il solito luogo comune che afferma: “chi non ama gli animali non ama nemmeno l’uomo”. Queste generalizzazioni sono assurde anche perché personalmente ho sentito diversi animalisti che “Amano”, (ovviamente a modo loro( gli animali ma nei confronti degli esseri umani hanno una cattiveria… Ma se improvvisamente al tuo cane venisse la parola e quando, invece di farlo scorazzare liberamente, lo coccoli con i massaggini pagati profumatamente ti mandasse a quel paese, lo ameresti ugualmente?

Di Franco (moderatore)

Appassionato di radio ed elettronica fin da bambino, in età adulta mi sono dedicato molto al computer e qui trovi alcune delle mie esperienze con l'aggiunta di temi di attualità che mi sono cari.

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