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Computer, hardware e software

Preistoria informatica: un Pentium 66 che non vuol morire e le password che s’inseriscono da sole


Pubblicato per la prima volta in Fuori serie n.98 nel mio sito:
www.centroelettronica.info
Sarà che l’ho acquistato sabato 2 luglio 1994 ed erano altri tempi o sarà che mi assomiglia, fatto sta che il mio vecchissimo pentium 66 è contro l’eutanasia e fa ogni sforzo per continuare a vivere nonostante le magagne. Per lui il primo anno di vita è stato assai difficile perché aveva la scheda grafica che di windows 3.1 ne voleva sapere solo fino ad un certo punto e poi bloccava tutto e anche in questo mi assomiglia perché windows non mi è mai piaciuto molto. Dopo aver patito le pene dell’inferno e speso soldi per portare il computer a Padova e convincere Paolo a sostituire la scheda grafica, cosa che oggi proprio non farei acquistandone immediatamente una da internet senza rompermi l’anima con la garanzia e negozianti rompipalle, il computer è andato benissimo fino agli anni 2000 quando ho dovuto sostituire il drive per floppy e, sempre in quegli anni, riparare l’interruttore di accensione perché si era scassato il supporto che lo sostiene. La batteria che secondo le istruzioni doveva durare dieci anni ed invece è andata avanti fino al 2011 quando, come già scritto in un altro numero, non l’ho potuta sostituire perché si trova all’interno di un circuito (in caso contrario se non trovavo la pila avrei potuto metterci quelle “normali” con un portabatterie opportunamente collegato). Così mi sono rassegnato a dover aggiornare la data e l’ora all’accensione anche se è una scocciatura ed è altrettanto scocciante che la ventolina del processore faccia casino quando sta ferma per un po’ e che per farla smettere si debba riacendere il pc. Più o meno fino al 2017, accendendo il computer più volte nell’arco della giornata la batteria riusciva a mantenerne la data ma non l’ora. Poi non ha mantenuto nemmeno quella e il primo sabato di febbraio il computer non partiva più e sembrava proprio arrivata la sua fine. Tuttavia, dopo una lunga telefonata con un amico, il computer è ripartito anche se nei giorni seguenti il difetto si ripresentava spesso: quando non partiva lo dovevo spegnere, aspettare un po’ e riaccendere e in certi casi ripetere l’operazione più volte e la cosa è assai scocciante quando ti serve un dato immediatamente. Da notare che da quando la batteria si è scaricata, ossia dal 2011, dopo il beep di ok devo premere esc affinché il computer si avvi e questo perché trova l’orologio fuori posto ed è possibile premere f1 per entrare nel setup e rimediare oppure esc per fare ugualmente il boot. Ma perché in molti casi nel 2017 la cosa non è più valida? Così un bel giorno ho stampato la schermata in braille quando il computer non partiva scoprendo che oltre a dirmi cmos battery failed e cmos time & date not set, mi chiedeva la bellezza di tre password che ovviamente non conoscevo perché non le avevo inserite. Chissà, magari bastava solo la prima password, ma qualcuno mi dovrebbe spiegare come fa una batteria scarica ad inventarsi e ad inserire delle password! Pensavo di portare il mio vecchio pc “alla dolce morte” togliendo i pezzi con delicatezza ma, forse per quello spirito di attaccamento alla vita che, anche se magari nascosto, abbiamo tutti, ho aspettato ancora qualche giorno e, quel buon figlio di puttana, ha cominciato a fare il difetto sempre meno, tanto che a volte passano giorni e giorni senza che lo faccia. E così anche la bozza di Fuori serie n.98 è stata scritta con il pentium 66 che di morire proprio non ne vuol sapere. A questo punto qualcuno mi dirà che sono matto a tenere un computer così vecchio e capriccioso: in effetti matto lo sono per davvero ma ho la pazzia dello sperimentatore perché per me ogni cosa è buona per fare un esperimento, compreso quello di vedere fino a quando dura un vecchio pc. E se stai pensando che così perdo tanto tempo, ti chiedo: con il tuo nuovissimo computer superveloce e windows 10, ti è mai capitato d’avere una mezz’ora di tempo e di volerla in parte impiegare per scrivere una cosa che richiede cinque minuti ma di non poterlo fare perché si riavvia, si blocca eccetera?

Di Franco (moderatore)

Appassionato di radio ed elettronica fin da bambino, in età adulta mi sono dedicato molto al computer e qui trovi alcune delle mie esperienze con l'aggiunta di temi di attualità che mi sono cari.

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