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Computer, hardware e software

Appunti sulle schede madri gigabyte con processore di dodicesima e tredicesima generazione

Nel caldo mese di luglio 2023 mi sono messo a consultare il sito ufficiale di Gigabyte prendendo appunti sulle ultime schede madri per processori Intel di dodicesima e tredicesima generazione e il 10 agosto me ne è arrivata una potendo così toccare con mano quanto avevo letto. Avendo anche altre cose da fare e dovendo fare i conti anche con le avversità della vita che rallentano notevolmente i progetti che si hanno in testa, qui trovi solo importanti appunti generici sui processori, le schede madri Gigabyte e ciò che ho notato finora sulla z790 ud.
Attenzione che a supportare processori di dodicesima e tredicesima generazione non è un solo chipset e che di seguito trovi informazioni solo su quelli che ho controllato integralmente o parzialmente a seconda dei casi

Processori intel, chipset, memoria ram, nomi e formati delle schede madri

Nei precedenti articoli sono arrivato a parlare solo fino alla nona generazione dei processori Intel; segue la decima generazione, comet lake, e l’undicesima generazione, rocket lake, entrambe montati sul socket h5 lga1200. La dodicesima generazione, alder lake, e la tredicesima, raptor lake, vengono montati sul socket lga1700 e quindi Intel continua a farci la grazia di mantenere un socket per due generazioni, ma che brava!
Il processore di tredicesima generazione è stato immesso nel mercato l’1 gennaio 2023 e quindi tra non molto arriverà la quattordicesima generazione che ci porterà il caffè a letto?
Dalla decima generazione in poi ovviamente le cifre che contraddistinguono la generazione del componente sono due, poste sempre là dove c’era la singola cifra delle versioni precedenti e per tanto, per un processore di tredicesima generazione il nome potrebbe essere: i5-13400.
Per versione tray del processore s’intende senza ventola che dovrà comunque essere montata e che dovrai acquistare a parte o averne una di adeguata.
Devo ancora montare un processore recente, ma da come si presenta il socket sulla scheda l’operazione dovrebbe avvenire come per quelli di settima generazione vista in passato e se ci saranno variazioni le scriverò.
Le schede madri Gigabyte con chipset z790 e b760 hanno il socket perprocessore Intel lga1700 e supportano i processori di dodicesima e tredicesima generazione. Al contrario e pur non avendole controllate tutte, quelle con chipset z690 supportano in genere la dodicesima generazione e finora, con quel chipset, che suporta anche la tredicesima ne ho incontrata una sola.
Le ultime memorie ram sono le ddr5 che purtroppo hanno una latenza superiore rispetto alle ddr4 arrivando anche aduna latenza di 40, alla faccia del progresso! Un valore che cambia a seconda del modello di ddr5 in uso è la frequenza di lavoro che va scelta anche in base al tipo di processore utilizzato e queste caratteristiche le trovi nei manuali e caratteristiche dei componenti ma non è sempre tutto chiaro: ad esempio il manuale della z790 ud, dice che per i processori i3 ed i5 di dodicesima e tredicesima generazione le frequenze di lavoro della memoria possono essere di 4400 o di 4800 e fin qui ci siamo. Per gli i7 e i9 di tredicesima generazione c’è una discrepanza tra sito e manuale anche se recente: con step di 400, il manuale parte da 4400 e si ferma a 5600; il sito parte da 4000, salta i 4400 e procede con step di 400 fino a 5200; poi con step di 200 va fino a 7600(o.c.), sigla che non conosco, vai a capire! Nel concreto, la frequenza più bassa che ho incontrato finora nei siti è 4800 e quella più alta di 7800, roba da matti, e in questo range c’è un punto in cui lo step è di 200, ossia da 7000 a 7200. Sempre a proposito di ram, perché il manuale della z790 ud non dice niente sui processori i7 ed i9 di dodicesima generazione?
Quando si adoperavano le ddr3 ho provato a mettere una memoria con frequenza di lavoro superiore a quella prevista dal processore notando che la memoria si adatta ad andare più piano e dovrebbe accadere la stessa cosa con le ddr5 anche se, in linea generale, frequenza di lavoro più alta significa prezzo maggiore e quindi denaro sprecato se non viene utilizzata.
Fai attenzione che se in un sito cerchi ddr5, nei risultati di ricerca possono apparire le ddr5 dimm con 288 pin per i desktop e le so-dim con 262 pin per i portatili.
Sempre a proposito di memorie ram, il chipset h610 supporta sia le ddr4 che le ddr5 che tuttavia non possono essere utilizzate contemporaneamente ed inoltre nel caso di gigabyte bisogna fare i conti con le versioni di un determinato modello. Ad esempio,
per il modello h610m h che supporta processori di dodicesima e tredicesima generazione esiste la versione per ddr4 e quella per ddr5.
Con il chipset b760 si trovano diverse schede micro atx con dimensioni di 23 per 21,5 oppure 24,4 per 24,4 cm. Con lo stesso chipset ci sono poche mini-itx con dimensioni di 17 per 17 cm.
Fin dal socket di ottava e nona generazione, nel sito ufficiale, al nome della scheda è stato tolto il prefisso ga e il trattino che tuttavia in certi siti saltuariamente vengono ancora utilizzati anche per quelle recenti. Attualmente il nome è composto dalla sigla del chipset, ad esempio b760, eventualmente seguito senza spazi dalla m per le micro atx o da una i per le mini-itx; le schede atx non hanno lettere attaccate al nome del chipset. Dopo uno spazio troviamo il nome della scheda composto da una o più sigle come segue:
B760 DS3H,
oppure
B760 DS3H AX.

Porte, dischi e altro

Vi sono modelli con wifi e bluetooth, la ps/2 è quasi scomparsa anche se in due modelli ne ho trovate addirittura due, una per la tastiera e l’altra per il mouse. Attenzione che a fare gli errori non è solo il sottoscritto: guardando il sito ufficiale di Gigabyte, la z790 ud è priva della ps/2 e quando mi è arrivata e l’ho notata pensavo che m’avessero inviato un modello sbagliato ed invece tale porta è presente nel manuale. Di queste ultime schede, poche hanno la seriale e nessuna ha la parallela. Per quanto riguarda il wifi e il bluetooth che alcune incorporano, spero che in caso di problemi il bios preveda la possibilità di disabilitarli o che l’inserimento di un adattatore esterno disabiliti automaticamente quello interno; non ho esperienza su come si comportano gli stessi dispositivi nei portatili.
Indipendentemente dal numero di connettori m.2, a luglio 2023 tutti i modelli con chipset B760 avevano solo quattro connettori sata mentre quelle con chipset z790 continuano ad averne sei e, se non ricordo male, forse c’è un modello che ne ha anche di più.
Sempre con lo stesso chipset vi sono modelli come la B760 DS3H che per quanto riguarda le usb del pannello posteriore hanno una configurazione assurda, ossia una usb di tipo c, una usb 3.2 di tipo A e quattro usb 2.0. Vista anche la possibilità d’aggiungere ulteriori due usb 2.0 tramite connettore interno, non bastavano due usb 2.0 sul pannello posteriore o addirittura niente come accade nella vecchia ga-z270-hd3p in cui le usb 2.0 le ho solo sul pannello frontale e magari mettere qualche usb 3.2 in più? E la z790 ud non è da meno! Eh, le logiche del mercato sono assai assurde!

Aggiornare il bios

L’aggiornamento del bios tramite dos visto in passato si trova fino alle schede con socket del processore lga1151 e l’ottava e nona generazione come la z390 ud e e il bios del 2021; di lì in poi il bios si aggiorna tramite shell efi. Pur non avendo trovato sintesi o barre braille che leggano la shel efi, guardando le istruzioni del bios non dovrebbe essere impossibile compiere l’operazione da non vedente ma un conto è la teoria e un altro è la pratica.
Oltre ad usare i comandi dalla shel efi, nei modelli che lo contemplano è possibile aggiornare il bios tramite la funzione q-flash plus button costituita da un pulsante che naturalmente farà lavorare la scheda senza che un non vedente veda cosa sta facendo ma se non altro si potrà essere sicuri d’aver dato l’input giusto! In un modello ho trovato questo pulsante nel pannello posteriore, nella z790 ud è costituito da un pulsantino presente sulla scheda e non so se vi siano cabinet moderni che lo vadano meccanicamente a premere tramite un determinato supporto ma in caso contrario ad aprire il computer e a premerlo ci vuole poco.

Altre informazioni sulla z790 ud

L’ho tirata in ballo più di una volta e ho fatto anche un precedente articolo a riguardo di un connettore m.2 che all’inizio non trovavo.
Probabimente accade da diversi anni, manuale e software li devi scaricare da internet perché la scheda viene fornita solo con due assurdi pieghevoli poco utili anche a chi vede perché, contrariamente al passato, non hanno una figura completa di tutti i connettori interni della scheda; ed allora a cosa servono? A dirmi come installare il processore e la ram, ossia cose che trovo nel manuale? Carta sprecata! poi trovi i soliti due cavi sata e tre sachettini ognuno dei quali contiene una sola vite per il connettore m.2 quando ogni sacchettino ne potrebbe contenere commodamente una decina e anche più, alla faccia dei cambiamenti climatici e del risparmio energetico, cose valide per i comuni mortali ma non per i potenti anche se Gigabyte dice d’usare materiali reciclati…
La mascherina del pannello posteriore è collegata alla scheda e quindi non è in dotazione ma forse anche questo succede da anni.
E forse capita da qualche anno anche il fatto che i manuali siano poco performanti soprattutto per chi non vede. ogni volta che con edge apro il pdf del manuale, appare una finestra in cui l’anteprima è disattivata ed è attivata la Visualizzazione elenco che mi mostra il sommario fino al primo capitolo e devo cliccare sul pulsante Chiudi per andare alla lettura normale. Beh, normale fino ad un certo punto perché per ogni riga la sintesi mi dà il livello di intestazione, ma che palle! Ma le anomalie non finiscono qui. Il manuale comprende quattro modelli, ognuno associato ad una lettera, in modo da specificarne la funzione quando questa è valida solo per alcuni o per uno di essi come segue:
• Z790 UD AX=j,
• z790 UD AC=k,
• Z790 UD=l,
• Z790 D=m.
In certi punti, come nella spiegazione delle memorie, queste lettere sono leggibili attaccate all’ultima parola della spiegazione; in altri casi si legge solo l’attribuzione delle lettere ai quattro modelli prima della spiegazione come per gli slot ma poi durante l’illustrazione non si leggono e non so se dipende dalla sintesi o perché non le hanno messe. In un caso le ho trovate accanto alla scritta di un connettore e quindi forse a volte non si leggono con la sintesi perché sono all’interno di una figura o quant’altro ma non ho fatto controllare.
In altri punti il manuale è scarno, vedi il capitolo del bios, e manda al sito di gigabyte per ulteriori informazioni che si spera siano esaustive e, nel caso del bios, messe in ordine in modo che un non vedente possa comprendere la conformazione del bios come avveniva in passato quando il manuale era costituito da un libretto per un solo modello.

Prima di montare la scheda

Per qualsiasi componente io procedo così: lo analizzo tutto annotando le cose che non ho capito oppure quelle per cui nutro dei dubbi e dopo, solo dopo e solo se necessario, chiamo un vedente.
Soprattutto se non lo fai da tanto tempo e sei non vedente, prima di montare la scheda ti conviene farti dare un occhio perché senza vedere le scritte potresti esserti fatto in testa una configurazione leggermente sbagliata. Ad esempio, nella z790 ud la sys_fan1 ha la linguetta che determina il senso d’inserimento del connettore vicinissima ad un radiatore e con le mani non la senti e io pensavo che quei quattro pin fossero un’altra cosa. Dopo, ma solo dopo, mi è venuto in mente d’aver trovato anche un’altra scheda che era così.
Sempre per chi non vede le scritte, il manuale della z790 ud confonde le idee. Inizialmente avevo notato l’uscita digitale con due pin anche se si sente a malapena perché incastonata tra l’audio frontale e la com; poi quel maiale di manuale me l’ha descritta con quattro pin di cui uno mancante, ossia la stessa configurazione presente nella vecchissima Asus p4pe, e ho confuso una delle prese del’addressable led strip headers con l’uscita digitale. Certo, se avessi letto meglio il manuale avrei visto che le prese per addressable led strip headers sono due e avrei capito che l’uscita digitale non poteva essere lì, ma questo l’ho pensato dopo perché gli errori che si fanno sono sempre i più stupidi.
Un’altra cosa da farsi guardare sono i jumper anche se, senza darmi arie, conoscendo Gigabyte io li avevo associati in modo corretto. Quello sopra al pannello frontale azzera la cmos mentre l’altro in basso, rst, resetta la scheda. Ma non bastava quello del pannello frontale? Il manuale non spiega un fico secco!>br> Anche se le prese le conosci, è meglio se qualcuno ti dà un’occhiata alla disposizione delle ventole: nella vecchia ga-z170-hd3p quella per la cpu era vicino allo slot per la memoria là dove spesso si trova una delle ventole di sistema.

Tpm

Pensavo che nelle schede moderne il trusted platform module, tpm, fosse già inserito ma, almeno nella z790 ud che ho comprato, si trova solo il connettore mentre il modulo bisogna acquistarlo a parte e, a parte amazon ed ebay, si fa anche fatica atrovarlo. attualmente c’è il modulo 2.0ma guarda che non è più a 20 pin come avveniva con le schede con processore di settima generazione. Questa ce l’ha con 12 pin ma ho visto che vi sono dei moduli anche con 14 pin e la cosa andrebbe approfondita.

Co_pin

Mettendo la scheda con il pannello posteriore a sinistra, si trova in alto a destra ed è costituito da un connettore con tre pin disposti ad l. E’ presente in diversi modelli Gigabyte ma non è documentato dai manuali o dal sito e nessuno sa a cosa serve. Uno ci ha appoggiato un cacciavite e la scheda ha fatto scintille ma per fortuna si è salvata; non farlo, si tratta di un modo assai poco ortodosso per vedere se c’è corrente, usa un tester. Forse potrebbe essere un connettore che serve alla ditta per testare la scheda e sarebbe da chiederlo ma forse non risponderanno mai.

   

Di Franco (moderatore)

Appassionato di radio ed elettronica fin da bambino, in età adulta mi sono dedicato molto al computer e qui trovi alcune delle mie esperienze con l'aggiunta di temi di attualità che mi sono cari.

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