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Cercando un’alternativa ad itunes per il backup dell’iPhone

Così come accade per quando assemblo un nuovo computer, anche per l’iPhone una delle priorità è stata quella di trovare un programma per farne il backup
in modo d’avere la tranquillità di poterci trafficare senza la paura di cancellare qualcosa inavvertitamente o di fare una regolazione da cui poi per la
scarsa domestichezza non si riesce più a tornare indietro e questo anche perché non sono ancora molto pratico dell’iPhone e ci sto dedicando pochissimo tempo: al di là
degli impegni personali e delle altre vicende che me lo fanno usare poco, è un dato di fatto che contrariamente ad altri aggeggi tecnologici l’iPhone non
mi attira e dopo un quarto d’ora sono stufo di fare tap tap tap.
Sei rimasto basito? Forse! Ma è così e non so cosa farci, a poco a poco spero d’imparare
quelle cose che mi servono e, se non cambierò idea, le altre le lascio volentieri a te. Per il momento ecco quel poco che sono riuscito a svolgere con
i backup con i quali mi sono divertito maggiormente rispetto all’uso vero e proprio dell’iPhone probabimente perché si adopera il computer.
La maggioranza delle informazioni di questo articolo riguardano l’accessibilità dei programmi con gli screen reader, tuttavia ne consiglio la lettura anche
a chi non è costretto ad adoperarli in modo che si possa rendere conto delle difficoltà che un non vedente incontra con certe cose, difficoltà che spesso
non sono note nemmeno ai supporti tecnici dei programmi stessi. Troverai anche degli interrogativi che mi sono posto ai quali, se vuoi, puoi rispondere tramite
un commento nel blog.
Inoltre vedremo alcuni programmi ed in fine faremo due backup con Ultfone ios data manager.

Perché non riesco a scaricare il nuovo iTunes?

Siccome non adopero il mac, inizialmente per fare il backup dell’iPhone pensavo d’usare il classico iTunes per windows e dopo essere andato nel sito apple
ho notato che lasciava scaricare una vecchia versione adatta a schede grafiche poco performanti come la mia e visto che non dovevo utilizzarlo per la musica
a me sarebbe bastato. Quindi l’ho scaricato ed installato ma quando sono andato a fargli riconoscere l’iPhone mi dava un errore senza la possibilità apparente
di rimediare. Ripristinare il sistema e reinstallare il programma non è servito a niente e per questo ho cercato il codice d’errore in internet scoprendo
che poteva dipendere da vari fattori tra i quali forse non era contemplata la cosa più ovvia: stavo usando una vecchia versione del programma che forse
non riesce a riconoscere l’ultimo modello d’iPhone.
Quindi ho lasciato perdere la vecchia versione e, così come avevo fatto all’inizio delle mie ricerche, ho tentato di scaricare la versione recente di iTunes
ma non ci sono riuscito. Il sito apple mi mandava allo store microsoft dove ero pronto a pagare il programma ma non ho trovato come procedere e mi viene
un dubbio: siccome sono testardo, non ho mai voluto completare l’account microsoft, tant’è che ogni tanto mi appare la finestra per farlo, e io rispondo
sempre ricordamelo tra x giorni. Forse ho analizzato troppo poco e male il sito microsoft o certe opzioni sono inibite proprio per la mancanza dell’account?
Ma visto che a me serviva il programma solo per il backup e il ripristino dell’iPhone mi sono detto: non ci sarà un’alternativa ad iTunes? Le alternative
ci sono ma, almeno con windows, non mancano i problemi per chi adopera gli screen reader.

>Wondershare TunesGo
Disponibile in due versioni: quella per mac e quella per windows. In questultima l’installazione è completamente accessibile con gli screen reader e una
volta cliccato su Fine manda al sito del programma dove c’è anche la sezione italiana. Ma non sempre il buon giorno si vede dal mattino! Entrati nel programma,
l’unica cosa che si riesce a sentire con lo scren reader jaws è: vuoto, vuoto, vuoto! E quando fa così lo butterei fuori dalla finestra. Con l’ocr di jaws
si legge qualcosa ma, sempre ammesso che si riesca a farci qualcosa, usare tutto il programma in quel modo è scomodo ed ho lasciato perdere. L’unica cosa
che so è che vede l’iPhone 15 anche se dal sito del programma sembra non essere stato fatto per gli ultimi modelli. Sarà più gestibile con un computer
mac?

FoneTool

Prendendo a prestito le parole del famoso Dante, nella prima schermata dell’installazione che gli screen reader considerano completamente vuota avrebbero
fatto meglio a scriverci: “Lasciate ogni speranza voi ch’entrate”. Facendo l’ocr di jaws si riesce ad accettare la licenza di cui vengono mostrate le condizioni
rimanendo intrappolati perché non si riesce ad andare avanti e nemmeno ad uscire dal programma e l’unica è spegnere di brutto il pc. Quanto descritto non
è stato un caso perché, dopo un ripristino e dopo più di un mese, ho ritentato l’installazione che mi ha fatto la stessa cosa.
Riavviando l’installaizione, se invece di acettare subito la licenza e sempre con l’ocr clicco su Personalizzazione, armeggiando col cursore jaws e nuovamente
con l’ocr noto la cartella d’installazione a 32 bit e le varie lingue ma quando si accetta la licenza si torna al punto precedente e non si prosegue.
Leggendo qualche informazione sulla licenza si nota che ilprogramma è prodotto da Aomei, una ditta che un tempo era quasi del tutto accessibile con gli
screen reader mentre da qualche anno… Ed ho lasciato perdere.

Imazing

Programma a pagamento della DigiDna SARL prodotto in Svizzera nella versione per mac e windows in cui funziona dal 7 in poi e che personalmente ho provato
solo in windows 10 tramite più versioni di prova scaricate da:
www.imazing.com/it
in cui al 16 aprile 2024 la versione beta per windows è la 3.0.0.5 rc 2 rilasciata il 12 aprile mentre dal suo interno il programma si aggiorna alla versione
3.0.0.6. Ricordo che rc significa release candidate e che la versione dello scorso marzo 2.17.18 sta per andare in pensione.
Oltre al backup, completo o solo di alcuni componenti, il programma offre diverse funzioni come lo stato della memoria dell’iphone, quello della batteria
di cui ti dà anche la corrente in MAh, i wat con cui la stai caricando, la temperatura e i cicli di carica; da notare che tiene conto di quelli completi
e non di tutte le volte che hai messo sotto carica l’iphone senza che la batteria vada a zero come quando sei costretto a farlo perché lo devi collegare
al pc da cui, voglia o non voglia, si ricarica per forza anche se il computer è arrestato ma con l’alimentatore acceso.
Ovviamente la versione di prova ha dei limiti e t’invitano all’acquisto ma finora non li ho trovati, potrebbe non permetterti di fare il ripristino dei
backup, cosa che non o provato a fare perché avendo un unico iPhone mi scocciava eventualmente incasinarlo.
L’installazione di imazing non richiede istruzioni particolari, fai solo attenzione che ad un certo punto si apre una seconda finestra perché deve scaricare
componenti Apple e che questa si richiude al termine per lasciare aperta solo quella principale dell’installazione. Fai anche attenzione che i mega dei
vari componenti apple vengano scaricati completamente perché, forse per un problema al server, mi è capitato che oltre a scaricarli a velocità ridotta,
poi la finestra si chiudesse automaticamente lo stesso anche se non aveva terminato il download con la conseguenza che il programma funzionava solo in
parte.
All’interno di Imazing vi è anche Imazing mini, un’interfaccia che potenzia le funzioni di backup.
Con l’abbonamento o la versione business, che ovviamente costano di più rispetto all’abbonamento o la versione personale, vi è anche il programma Cli che
si adopera da riga di comando ma che non ho provato e non so se si possa provare senza acquistarlo.
Se ti metti a leggere la guida che trovi anche in italiano e sei abbastanza pratico del computer, dopo un po’ ti chiederai perché stai lì a leggere cose
semplicissime! Il guaio è che, almeno per me, diventano complicate quando le devi applicare usando gli screen reader per windows ed in particolare con
jaws con cui ho provato maggiormente.
Al di là di certi elementi ripetuti inutilmente due volte dalla sintesi, di certi pulsanti in cui la sintesi non ti dice cosa fanno nemmeno provando ad
etichettare i grafici, al di là del fatto che in certi punti puoi usare tranquillamente tab e le frecce da cursore pc mentre in altri sei costretto ad
utilizzare il cursore jaws e che a volte puoi aprire un menu con Alt e in altri punti no, quello che senza l’aiuto di un vedente e senza script particolari
non si riesce a fare bene è la comprensione globale e strutturale del programma. E’ come se uno ti accompagnasse a camminare per strade sconosciute partendo
prima da un punto e poi da un altro, tornando indietro zizzagando e facendoti fare un giro diverso eccetera, tu che non puoi vedere globalmente il territorio
alla fine ci avrai capito poco o nulla ed avendo della confusione in testa se ci ritorni da solo sarà un problema soprattutto se lo fai di lì a qualche
mese com’è il caso di un backup dell’iPhone che non si svolge tutti i giorni.
Il supporto mi dicevache l’interfaccia è stata provata anche da chi utilizza la sintesi vocale; non metto in dubbio che vi siano non vedenti più bravi
di me, ma in fatto di computer non penso d’essere nemmeno l’ultimo arrivato e quindi posso affermare senz’altro che l’interfaccia non è delle migliori
per chi deve adoperare gli screen reader. Ma non sarà che invece d’usare windows quei non vedenti hanno utilizzato un mac che forse è più performante per
certe cose? Se ne possiedi uno magari fai una prova con windows e con il mac e, se credi, metti un commento nel blog.

Ultfone ios data manager

Informazioni generali e installazione

Programma a pagamento e a 32 bit di cui però si può scaricare anche la versione di prova da:
www.ultfone.com
e che sto provando in windows 10 con la versione 9.0.0.24.
Ultfone ios data manager permette di spostare dall’iPhone al pc e viceversa diversi tipi di file, esegue delle conversioni, svolge l’intero backup dell’iPhone
che, per quanto ho capito finora, è costituito però solo dai dati del cellulare e non dal sistema operativo così come mi pare facesse Imazing visto nel
paragrafo precedente. Prima di avviare il backup vengono mostrati tutti i tipi di elementi che verranno processati e per default sono tutti selezionati
ma che è possibile deselezionare per non includere ciò che non interessa.
Oltre a dare varie informazioni sull’iPhone in uso, cosa che attualmente devo ancora provare, ti dice se il dispositivo è stato smontato o meno, cosa utile
da sapere soprattutto se lo compri usato e sarebbe interessante conoscere come fa a rilevarlo. E’ anche possibile creare una unità usb virtuale in cui
mettere temporaneamente dei file, ma visto che la guida è anche in italiano, non mi dilungo sulle funzioni che potrai andare a vedere in caso di necessità.
L’installazione si fa tutta in cursore jaws e il fatto d’aver accettato la licenza si nota perché la scritta cambia colore. Al termine dell’installazione
si clicca su Iniziare che tuttavia non porta al programma ma fa entrare nel sito del software dove a livello 1 trovi che l’installazione è riuscita. Esci
con alt+f4 e conferma l’uscita con Ok in cursore jaws tenendo a mente che questo sarà il modo da usare ogni volta che dovrai uscire dal programma, un po’
scomodo per la verità, ma dalla vita non si può avere tutto!

Interfaccia, difetti riscontrati e pulsanti radio della finestra principale

Dal punto di vista visivo non lo so, mentre dal punto di vista di chi adopera gli screen reader diciamo che l’interfaccia di ultfone ios data manager risulta
più ordinata rispetto ad Imazing visto in precedenza ed è per questo che pur avendo grosso modo gli stessi difetti, globalmente il programma risulta più
comprensibile anche se non ti fai aiutare da un vedente.
Anche per questo programma si adopera moltissimo il cursore jaws ma da cursore pc e per certe opzioni è possibile premere semplicemente Alt e la freccia
a destra per aprire un sottomenu da scorrere con le frecce come al solito.
Ho ancora tante parti da provare e devo scoprire ancora molti pulsanti di cui jaws non legge l’etichetta ma, riservandomi d’approfondire l’argomento in
caso di necessità, ecco i difetti incontrati finora.
• il solito menu di sistema raggiungibile con alt+spazio si scorre solo con la barra braille con la quale si conferma la voce selezionata con i touch,
la sintesi vocale si limita a dire menu;
• dalla finestra principale, per le prime quattro volte in cui viene premuto tab sembra non succeda niente, la quinta volta legge direttamente in cursore
pc l’elemento faq;
• per certi pulsanti la sintesi dice solo pulsante, capita anche con quelli radio della finestra principale che useremo poi in cui dice solo pulsante
di opzione;
• certi pulsanti vengono ripetuti due volte dalla sintesi;
• facendo il backup, una volta jaws mi si è imballato, era con la versione demo, e ho dovuto attivare l’assistente vocale per continuare a leggere lo schermo.
Come dicevo, i pulsanti radio della finestra principale non vengono identificati e jaws si limita a dire pulsante di opzione attivato/disattivato ma mi
è bastato provarli per capire a cosa servono. Quando entri nel programma è sempre attivato il primo, Si adoperano in cursore jaws e sono in alto subito
sotto al titolo del programma come segue:
1: Mio dispositivo (default),
2: Gestisci (diverso dal Gestisci che si raggiunge faticosamente con tab),
3: Backup & ripristino,
4: Più strumenti.
Capita che la sintesi dica disattivato anche se hai appena attivato un pulsante ma pazienza, basta ricontrollare lo schermo per capire che non è vero.

primo backup e seguenti

Non avendo ancora backup nel disco, il primo lo si svolge in maniera leggermente diversa e quindi facciamo i primi due per capire un po’ come funziona
il programma, poi t sarà più facile aggiungere e provare le altre funzioni.
   1: collega l’iPhone al pc tramite cavo e dalla home del cellulare tocca due volte su Consenti che si trova grosso modo al centro dello schermo, forse
un po’ in basso, in modo che il computer sia autorizzato. Pensavo che questa operazione si dovesse compiere solo la prima volta che colleghi il dispositivo
a quel computer ma ho notato che me la chiede ancora e qualche volta no, vai a capire!;
    2: entra in ultfone ios data manager, attendi un momento e quando ha chiaccherato per breve tempo premi ripetutamente tab fino ad una casella combinata
che aprirai col solito Alt+freccia giù per farti dire il modello del dispositivo collegato. Se non è stato riconosciuto, cosa che a me non è mai capitata,
in cursore jaws prova a cliccare sul link che trovi sull’ultima riga della finestra e vedi cosa ti viene suggerito di fare;
    3: sempre in cursore jaws, a partire dall’alto clicca sul terzo pulsante radio in modo da selezionare Backup & ripristino senza preoccuparti se jaws
è bugiardo e ti dice Non attivato perché se vai a riesplorare lo schermo il pulsante è perfettamente attivo. Più in basso trovi tutti gli elementi che
verranno processati, in caso di necessità deseleziona quelli che non vuoi includere nel backup. Ancora più sotto trovi il percorso in cui verrà posto il
backup che personalmente ho modificato perché non mi piace fare i salvataggi nella partizione di sistema. Se lo vuoi modificare, sempre in cursore jaws
clicca su Modifica che trovi lì accanto e, da cursore pc, con le frecce seleziona la cartella di destinazione che naturalmente deve esistere e poi in cursore
jaws clicca sul pulsante Bacup che trovi sulla penultima riga della finestra;
    4: con la sintesi vocale non si capisce quando il backup è terminato o per lo meno finora non ho trovato un modo per farmelo dire ma facendo prove
ho notato che per il mio iPhone quasi vuoto e un backup di 41 mb occorre qualche minuto, comunque se attendi qualche minuto in più non cade il mondo. Adesso
sulla penultima riga della finestra trovi il pulsante Mostra elenco backup mentre sulla terz’ultima trovi il pulsante Mostra i dati del backup ma noi per
il momento li lasciamo perdere entrambe ed usciamo dal programma;
    5: per renderti conto di come stanno le cose, vai nella cartella in cui hai posto il backup dove troverai una sottocartella il cui nome è composto
dalla data e l’ora ed esattamente dall’anno, il mese e il giorno e successivamente dall’ora, i minuti e i secondi. entrandoci trovi un’ulteriore sottocartella
dal nome astruso che tra file e sottocartelle contiene 264 elementi;     6: rientriamo in ultfone ios data manager e attiviamo il solito pulsante Backup
& ripristino. Invece d’avere gli elementi da selezionare per il backup come in precedenza, adesso hai la scritta Seleziona un backup da vedere o da ripristinare
e viene mostrato il backup che abbiamo fatto prima. Se ve ne fosse più di uno, vengono mostrati dal più recente al più vecchio. Ma se per qualsiasi ragione
nel frattempo hai cambiato il percorso in cui si trovano i backup, lo puoi inserire manualmente in modo da poterli visualizzare. almeno per il momento
non dobbiamo visualizzare o ripristinare il backup ma farne un altro e come al solito si utilizza la penultima riga della finestra, prima cliccando sul
Pulsante backup ora e successivamente sul pulsante backup. Al termine, sempre sulla penultima riga, appare il pulsante Mostra elenco backup che oltre a
mostrarti l’elenco dei backup svolti una volta premuto, sembra prenderti in giro perché la sintesi dice: backup completato! Sì, proprio con l’esclamativo
perché non sa che mi potrei anche arrabbiare e prenderla e buttarla giù dalla finestra.

Di Franco (moderatore)

Appassionato di radio ed elettronica fin da bambino, in età adulta mi sono dedicato molto al computer e qui trovi alcune delle mie esperienze con l'aggiunta di temi di attualità che mi sono cari.

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