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Cabinet Cooler master centurion 5 e un accenno al centurion 5 II

Non avrei mai pensato che un componente informatico potesse rimanere sul mercato dal 2004 fino agli ultimi mesi del 2010 come è capitato al cambinet centurion 5 della Cooler Master successivamente sostituito dal centurion 5 II.
Internet dice che il centurion 5 è apparso addirittura nel 2003 ma credo di più al copyright delle istruzioni che riporta l’anno 2004. Forse lo puoi ancora trovare in qualche rimasuglio di magazzino, in un listino del 17 gennaio 2011 era ancora presente ma non ho fatto controllare se era davvero disponibile. Ma al di là di questo, come al solito nel mio blog trovi la descrizione di un componente quando questa mi dà modo di aggiungere o ampliare argomenti che ritengo interessanti soprattutto in relazione all’handicap visivo ed il cabinet in oggetto lo permette anche perché non è il solito case da quattro soldi. Inoltre, vista la lunga permanenza sul mercato, se ti occupi di riparazioni o se acquisti materiale usato, avrai una buona possibilità d’incontrarlo. Oltretutto, alcune delle sue caratteristiche sono presenti anche in altri modelli della stessa marca (e forse anche di altre) e la descrizione delle cose per noi non vedenti è importante visto che in internet non possiamo vedere le figure e che nei negozi spesso bisogna ordinarle senza poterle preventivamente toccare e quando le hai ordinate… Te le tieni anche se non ti piacciono! Quindi, poter dire in un negozio desidero quel modello o uno che abbia la tal caratteristica come il modello x, per chi non vede è particolarmente importante. Farò anche qualche piccolo accostamento al sucessore centurion 5 II di cui però ho letto solo le caratteristiche e una recensione ma non ne ho un’esperienza diretta e non mi piace parlare molto di ciò che non ho sperimentato, le chiacchiere inutili le lasciamo a chi scrive i giornali!
Per l’epoca in cui è uscito sul mercato il centurion 5 era davvero eccezionale! Adesso, per certi aspetti che vedremo, lo è un pochino meno ma rimane ancora molto valido. Si tratta di un Middletower e quindi ben dimensionato e adatto all’espandibilità. Il pannello anteriore contiene sei moduli esterni, di cui uno piccolo tipo floppy, e quattro interni per i dischi fissi. Il pannello frontale è tutto forellato permettendo così una buona areazione anche se all’interno viene ricoperto da una leggera spugna, forse per non lasciare penetrare troppa polvere dal risucchio delle ventole, la quale mi sa tanto che dopo un bel po’ di anni magari si scioglierà come fanno altre spugne. Una cosa che avviene anche in altri modelli della stessa marca e che a me non piace, è che per togliere o spostare una mascherina del pannello anteriore devi togliere quest’ultimo completamente. Lo si fa tirando con un po’ di forza una scanalatura che trovi sotto il cabinet e posta ovviamente nella parte anteriore. Contrariamente a quanto avviene in altri cabinet, le mascherine, oltre ad essere metallliche, non hanno nessun gioco visto che sono fissate con due viti, una per ogni estremo, che ovviamente dovrai togliere se le vuoi rimuovere. E tuttavia rimangono ancora incastrate. Se osservi bene, all’interno del pannello frontale là dove si incastra la mascherina, trovi due linguette su entrambe i lati. Basta spingere verso l’esterno, ossia verso il bordo, quelle di un lato e contemporaneamente accompagnare un po’ verso l’interno la mascherina per rimuoverla. Ma l’alloggiamento del cabinet che vuoi usare potrebbe essere ancora coperto da un’ulteriore mascherina metallica a strappo che abbiamo già incontrato in passato.
Quando il cabinet è nuovo, dopo aver tolto il pannello frontale, quattro dei sei alloggiamenti per componenti esterni sono ulteriormente coperti da questo tipo di mascherina di cui non ne vedo la necessità visto che, una volta tolta, essendo a strappo non potrà mai più essere inserita. Ma poi che senso ha ostruire un alloggiamento con due mascherine? Se vuoi puoi anche lasciare le mascherine del pannello anteriore senza viti, scorlano leggermente ma rimangono incastrate lo stesso. Peccato che non scorrano in alto ed in basso in modo da poterle spostare in caso di necessità.
Oltre ai tasti on/off, ed il reset, il pannello frontale contiene il led del disco fisso e il power led e, sulla parte inferiore, l’ingresso microfono, l’uscita linea, due prese usb e una firewire ieee1394.
Nota: in internet c’è chi osserva che i cabinet non hanno ancora le porte usb 3.0. Visto che per mantenere la compatibilità con gli standard precedenti devono per forza avere la stessa disposizione dei contatti, mi domando che senso abbia dire che una presa di un cabinet non è 3.0 ma solo 2.0 visto che a fare la differenza non è la presa ma il connettore usb della scheda madre a cui verrà collegata. Sarà la solita storia della qualità dei cavi?
Nota del 2015: in seguito scoprirò che le prese usb 3.0 hanno più fili e quindi sono necessariamente diverse dalle 2.0 anche se elettricamente e meccanicamente compatibili con le prime.

Per poter lavorare all’interno del cabinet non ha senso togliere il pannello laterale destro, quello sinistro si leva con due viti a mano ed è forellato in due punti e su uno di questi c’è anche un tubo abbastanza corto e ovviamente rivolto all’interno di cui non ho capito esattamente lo scopo.
Nota del 2015: in seguito vedrò che tale tubo serve a mandare l’aria proveniente dall’esterno del cabinet grosso modo vicino al processore.
Gli spigoli all’interno del case sono ben rifiniti evitandoti così spiacevoli tagli alle mani che possono capitare durante il lavoro. Il fondo ha diversi fori in cui inserire i supporti per la scheda madre con diverse configurazioni di fissaggio ma non sono sicuro che possa ospitare anche le schede micro atx visto che non ne ho una con cui fare la prova e lo stile del cabinet è degli anni andati. Non avendo mai usato questo tipo di scheda, non mi posso nemeno regolare in base alla configurazione dei fori.
Le periferiche poste negli alloggiamenti esterni ed interni del pannello anteriore entrano con molta precisione e si fissano solo da un lato tramite una levetta che va spostata verso la parte anteriore del cabinet e successivamente abbassando un tasto posto accanto ad essa che la va a bloccare.
Anche per togliere i sette lamierini del pannello posteriore non serve usare il cacciavite visto che sono semplicemente incastrati e tenuti al loro posto tramite la base che poggia all’esterno del cabinet e non li fa rientrare, e da una linquetta che li blocca nella parte superiore. La base del lamierino della scheda che inserirai su slot non poggerà all’esterno del cabinet ma all’interno come al solito e potrà essere fissata con la linguetta vista sopra anche se è possibile metterci la vite come al solito, cosa che preferisco.
In dotazione ci sono già le ventole: quella anteriore, da 8 cm, è silenziosa ma non eccessivamente silenziosa e l’alloggiamento prevede il montaggio solo per quella misura. Quella posteriore da 12 cm, molto silenziosa, il cui alloggiamento contiene anche i fori per il montaggio di ventole da 8 e 9 cm.
font face=”verdana”>Nota: un negoziante imbranato o forse desideroso di fare il furbo, mi ha detto che la ventola anteriore è da 9 cm, ma figurati!
Le istruzioni non mi danno la rumorosità delle ventole la cui silenziosità non dipende solo dalle ventole stesse ma anche dai fori molto larghi del cabinet attraverso i quali viene fatta passare l’aria. Infatti ho constatato che montando una ventola da 8 cm e 2800 rpm, la rumorosità è inferiore rispetto alle prove che avevo fatto l’anno scorso con cabinet con fori di areazione più stretti (vedi vecchio articolo per i dettagli). Purtroppo in negozio non mi sono ricordato di osservare se altri modelli della stessa marca avevano fori di areazione così larghi, la cosa sarebbe stata utile soprattutto per noi che non vediamo e che spesso dobbiamo ordinare le cose senza poterle preventivamente toccare per non parlare di quando si ordina con internet dove ci si può basare solo con la descrizione testuale.
Prima di passare alla descrizione dei connettori, preciso che per fili intendo singoli fili collegati ad un connettore mentre per cavi, come è giusto che sia, intendo alcuni singoli fili racchiusi da una guaina che li racchiude tutti insieme.
In un vecchio articolo ho già spiegato come trovare autonomamente il connettore per l’altoparlante e quelli per il reset e il power e quindi non lo ripeto. Il connettore a cui arrivano due fili è il led del disco fisso e con un normale cicalino non si ottiene continuità. I due fili terminanti con uno spinottino ciascuno servono per il power led. Per scocciare il meno possibile le persone vedenti che hanno sempre tanto da fare, (chissà poi perché loro hanno sempre tanto da fare mentre noi dobbiamo sempre essere senza niente da fare e disponibili ai loro capricci), invece di farti dire la polarità sul cabinet, fatti guardare quella della scheda madre. Quando collegherai i led a quest’ultima, munisciti di un rivelatore di luce e se non si accendono vuol dire che sono rovesci. Girali e, se come dovrebbe essere funzionano, con qualche espediente segnati la polarità del cabinet. Il cavo con un connettore collega la firewire ieee1394 e presumo che entri in un sol senso ma non l’ho provato. Il connettore con due cavi serve per le usb ed entra in un sol senso facilitandoci così il collegamento ma come vedremo nell’articolo successivo è possibile collegare le porte usb in autonomia anche quando il cabinet non ha questo accorgimento. Il cavo con due connettori serve per l’audio del pannello frontale: quello a cui viene collegato direttamente il cavo rappresenta lo standard hd (high definition), mentre il connettore a cui arrivano singoli fili serve per lo standard ac’97 (vedi l’articolo successivo per ulteriori dettagli). Il connettore audio hd entra in un sol senso e presumo che l’ac’97 faccia la stessa cosa.
Il centurion 5 II ha solo quattro moduli esterni (che se non ho capito male sono tutti da 5 pollici e un quarto) e quindi se ti serve un modulo piccolo dovrai usare un frame. Le usb sono sulla parte superiore del cabinet facilitando così l’inserimento delle periferiche quando questo viene messo a pavimento e, se non ho capito male, dovrebbero andare ad occupare la quinta mascherina superiore del pannello frontale. In dotazione ci sono due ventole di cui quella posteriore è da 12 cm mentre quella anteriore addirittura da 14 cm e non ho ben capito come possa starci visto che il vano per i dischi fissi non permette uno spazio così grande ma probabilmente quest’ultimo è posto un po’ più in alto. L’alloggiamento per l’alimentatore è nella parte inferiore e questo tipo di configurazione sarebbe da provare. Questo cabinet ha meno alloggiamenti esterni ma ai nostri giorni ciò non costituisce un gran problema. Ha invece il vantaggio d’avere in dotazione due ventole grandi che fanno meno rumore, cosa che nel modello precedente si poteva fare solo nel lato posteriore. Ha poi la possibilità di mettere una ventola laterale e una sul pannello superiore: sinceramente tutte queste ventole mi sembrano eccessive ma se non altro hai la possibilità di cambiare la loro dislocazione come vuoi. Dicono che all’interno c’è un punto tagliente e questo pare essere il difetto più grave rispetto al predecessore ma scrivere per sentito dire non mi piace e quindi mi fermo qui.

Di Franco (moderatore)

Appassionato di radio ed elettronica fin da bambino, in età adulta mi sono dedicato molto al computer e qui trovi alcune delle mie esperienze con l'aggiunta di temi di attualità che mi sono cari.

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