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ssd sata III corsair 120 gb css-f120gbgt-bk

Spesso viene chiamato e rilevato solo con il nome generico di tutta la serie e cioè force gt. Essendo da 2,5 pollici, soprattutto per chi non vede le figure dico che si presenta più stretto degli hard disk da 3,5 pollici comunemente usati nei computer desktop ma anche più corto sottile e leggero. Non ci sono jumper e si collega tramite il classico connettore di alimentazione sata a 15 pin e il solito connettore sata per i dati da 7 pin. Il sito
corsair
che per fortuna è anche in italiano, dice che tutte le unità ssd sono provviste di adattatore nel caso vi sia la necessità d’installarle in un alloggiamento da 3,5 pollici. Per tanto, almeno nel caso di Corsair, quando in internet trovi la dicitura:
kit d’installazione no,
non significa l’assenza dell’adattatore ma solo che non viene fornito il programma per migrare il sistema operativo da hard disk a ssd. Sempre in internet capita che l’adattatore venga chiamato guide per il montaggio
e chi non vede può farsi un’idea errata pensando a due barrette da affiancare al componente. In realtà quando lo si ha tra le mani si comprende immediatamente che tali barrette dovrebbero essere abbastanza spesse e che così facendo si toglierebbe la leggerezza al componente. L’adattatore non è altro che una staffa metallica su cui si appoggia ed avvita il disco tramite i quattro fori posti sul retro del disco stesso adoperando, in questo caso, le quattro viti più sottili che troviamo in dotazione. Millimetro più millimetro meno, la staffa è quadrata ma la distanza dei fori tra il bordo superiore e quello inferiore non è identica e quindi può capitare che nell’avvitare il disco ci si accorga che non è a filo con la staffa, basta capovolgere l’una o l’altro per fare un lavoro perfetto. I lati sinistro e destro della staffa sono ripiegati in modo da permetterne il fissaggio nell’alloggiamento da 3,5 pollici tramite le altre quattro viti più grosse che troviamo in dotazione. Avendo provato a montare il disco ssd solo su cabinet Cooler master, non ho mai usato le viti per il fissaggio ma penso che non ci siano problemi.
Nei primi tre alloggiamenti a partire dal basso del cabinet Cooler master centurion 5 si adatta perfettamente mentre
in quello superiore usando il tipo di fissaggio Cooler master non si riesce a bloccarlo.
Con il gladiator 600 c’è invece questo problema: siccome la staffa è più corta dei dischi tradizionali, il secondo piloncino delle guide per il fissaggio degli hard disk non può essere infilato nel foro di fissaggio e ciò significa che una volta installato, la parte posteriore del disco scivolerà verso il basso. Purtroppo il cabinet non ha i fori per fissare i dischi con le viti ma a tale proposito basterebbe usare il trapano in modo adeguato anche se così facendo verrebbe meno una delle caratteristiche principali del cabinet e cioè quella di poter togliere i dischi senza usare il cacciavite. Se il montaggio è per te, quindi con la consapevolezza del punto debole del lavoro, puoi adottare anche un’altra soluzione che non è il massimo però… Montando l’ssd nell’alloggiamento più inferiore del cabinet, il disco non potrà cadere più di tanto verso il basso perché incontra il fondo del cabinet. Una volta inseriti i cavi e mettendoli in modo che un po’ sostengano il disco, questo sarà abbastanza fermo e per quel che pesa può rimanere anche così. Volendo puoi anche incollare dei tapettini di gomma al fondo del cabinet in modo da riempire lo spazio che intercorre tra il disco e il fondo stesso ma dovranno essere molto spessi (ammesso che si trovino) oppure ne dovrai incollare più di uno sopra l’altro. Un’altra soluzione sarebbe quella d’avere un adattatore più lungo (e non so se ve ne siano) oppure di farlo fare con un pezzo d’alluminio.
Note del 2021:
1: per la descrizione dei cabinet Cooler master centurion 5 e gladiator 600 vedi gli articoli precedenti. Siccome non mi piace fare il saputello, ti dirò che ho modificato più volte le frasi scritte sopra perché in un primo momento pensavo che l’adattatore/ssd si adattasse perfettamente in tutti gli alloggiamenti del centurion 5, poi ho notato che non si fissava e quindi ho pensato d’essermi sbagliato ma successivamente ho visto che si fissava in quelli inferiori ma non in quello superiore; Evidentemente le prime due volte ho adoperato uno dei tre alloggiamenti a partire dal basso ma non il quarto.
2: parlare di guide per il montaggio non era sbagliato visto che dopo qualche anno ho avuto tra le mani l’adattatore Inline 39950b costituito proprio da due barrette metalliche.

Oltre che con sata III questo disco è compatibile con sata II e sata I, l’ho provato solo con le prime due, ed è compatibile con xp con il quale però non ho fatto prove e non so se la cosa sia conveniente visto che in tale sistema il comando Trim non dovrebbe essere disponibile nemmeno con gli ultimi aggiornamenti e per quanto dirò di seguito è anche difficile saperlo con certezza. In internet ho trovato una riga di comandi che serve a determinare se Trim è attivo e se l’unità lo supporta: secondo internet, quando si ottiene il valore 0 significa che Trim è attivo mentre il valore 1 indica che Trim non può essere attivato per quell’unità. La cosa strana è che ottengo il valore 0 non solo con xp ma con un disco fisso di quasi dieci anni fa e addirittura con il floppy! Comunque, se vuoi fare delle prove e magari fare altre ricerche la riga di comandi da immettere tramite Esegui o al prompt dei comandi è la seguente:
fsutil behavior query DisableDeleteNotify
non è necessario digitare le maiuscole, le ho messe per meglio identificare le parole che compongono l’ultima parte della riga. Ricordo che Trim è il contrario della deframmentazione disco e fa in modo che il supporto venga adoperato omogeneamente dall’inizio alla fine senza sovrascrivere le aree cancellate se prima non è stato adoperato tutto lo spazio disponibile. Tale operazione si fa perché le celle di memoria di un ssd possono essere scritte solo un determinato numero di volte e quindi è bene che si deteriorino omogeneamente in modo da non avere zone del disco in cui non si può più scrivere dopo poco tempo che lo si adopera. Per tanto è ovvio che su un ssd non è indicato fare la defframmentazione e a tale proposito leggendo in internet sembra che la si possa disattivare fino al punto di non avere nemmeno la voce nelle proprietà del disco ma non è così. Innanzitutto i comandi per fare questa cosa sono risultati fasulli perché non portavano da nessuna parte. In realtà quando s’installa un ssd la deframmentazione manuale resta disponibile ma è molto meglio non farla. Al contrario, se vai ad analizzare la deframmentazione pianificata, che ti consiglio comunque di disattivare, vedrai che l’unità ssd non appare nell’elenco dei dischi per cui è possibile pianificare la deframmentazione. per rendertene conto fai così:
1: dalle proprietà dell’unità ssd vai nella scheda Strumenti.
2: clicca su Esegui defrag…
3: per chi non vede, siccome in cursore pc le scritte sono ballerine, in cursore jaws o con i touch della barra braille clicca su Configura pianificazione…
4: quando vuoi disattivarla, premi spazio su Esegui in base a una pianificazione e poi clicca su Ok e successivamente su Chiudi e ancora su Ok per chiudere le proprietà ma per il momento lascia le cose come stanno.
5: per visualizzare le unità su cui è possibile fare la deframmentazione pianificata clicca sul pulsante Seleziona dischi. Appare una finestra in cui le unità si attivano o disattivano con spazio e per chi non vede la cosa è contrassegnata da grafici che devono essere visualizati con l’opzione Tutti i grafici di Jaws. Se nel computer hai solo l’ssd, avrai solamente la voce seleziona tutti i dischi, con la quale forse in questo caso non si fa niente, ma non l’unità specifica e questo penso indichi che Trim è attivo.
Nel guardare in internet le caratteristiche di questo ssd si hanno dati assai diversi ed in particolare quelli di monclick che dà una velocità di scrittura di soli 200 mb/s e una velocità di lettura di 240 mb/s ma sinceramente prendo sempre con beneficio d’inventario i dati tecnici di quel sito soprattutto da quando con il registratore Sony descritto in passato mi dava una durata di registrazione di sole due ore. Come fa una sd da due giga registrata in mp3 a contenere solo due ore di registrazione? Tornando all’ssd, yeppon ed eprice danno la velocità di scrittura a 515, che per quanto dirò poi non so da dove la ricavano, e quella in lettura a 555 mb/s. Andando nel sito Corsair, dove si spera che i dati siano corretti, i dati si riferiscono a tutta la serie force gt con una velocità in lettura di 555 mb/s e una velocità in scrittura assai elevata. Nel sito corsair e su yeppon c’è invece un dato interessante che non so ancora quantificare perché non conosco l’unità di misura ed è la velocità di scrittura casuale di 85000 iops a 4k. Passando alle prove pratiche ed un po’ empiriche, rispetto agli hard disk la velocità di questo ssd la si nota non appena avvii Windows. E’ invece molto più difficile quantificare questa maggiore velocità a causa delle variabili in gioco e forse anche degli strumenti con cui faccio le prove. In internet dicono che non ha molto senso misurare la velocità di un ssd con i programmi di benchmark e non ne ho capito chiaramente il motivo ma siccome spesso faccio il contrario di ciò che si dice ho fatto comunque delle prove con Hd_speed rilevando che con la mia scheda la velocità in lettura espressa in byte di questo disco è assai variabile e va da un minimo di 285 fino a 337 mb in modalità ide e da 260 a 398 mbyte nella modalità ahci. A volte resta molto stabile verso l’alto mentre in altri casi scende. In altre prove sembra andare più veloce verso la fine del disco… insomma una cosa assai difficile da valutare e comunque ben al di sotto di quanto dichiarato. Le Prestazioni di windows 7 valutano questo disco a 7.7, quindi quasi il massimo che si può avere. Facendo prove di copia da cartella a cartella mi risulta difficile quantificarne esattamente la differenza con un hard disk perché in quest’ultimo i valori variano anche di alcuni minuti a seconda che il materiale sia copiato all’inizio o al termine del disco, dalla frammentazione eccetera. Naturalmente per fare delle prove devi avere una certa quantità di dati e usare sempre gli stessi, almeno una quindicina di giga o anche più. Basta che per ogni giga la copia si allunghi di 6 o 7 secondi per trovarti alla fine con dei minuti in più. Tanto per dare un’idea, appena installato windows su hard disk a copiare una determinata cartella ci ha messo 5 minuti e 45 secondi mentre poi con lo stesso disco ne ha impiegati 8 e 37. Copiando lo stesso materiale da cartella a cartella su ssd non impiega mai più di 3 minuti, addirittura è arrivato a 2 minuti e 37 secondi in modalità ahci. Pur non essendo molto spiccata, anche nell’ssd noto una certa variabilità e, pur avendo la partizione allineata, sembra andare un po’ più veloce quando il disco è stato preparato da windows 7 e diminuire leggermente quando il disco è stato preparato trasferendo il sistema con Aomei partition assistant come vedremo nell’articolo seguente. In media è leggermente più veloce quando il computer è settato in modalità ahci. La temperatura di questo ssd è bassa ma non molto bassa come forse qualcuno si aspetta. Per fare un paragone, oggi gli hard disk Western digital scaldano poco e certi modelli scaldano meno di altri (peccato che te ne accorgi solo dopo l’acquisto). Mi è capitato che l’ssd avesse una temperatura di qualche grado superiore all’hard disk Western digital montato sullo stesso computer. Certo, magari dipende anche dall’attività del disco e dalla posizione in cui è montato però… Diciamo che grosso modo questo ssd scalda come un buon hard disk Western digital e che a volte il Western digital ha una temperatura leggermente più bassa.
Lo scorso inverno un ssd capiente, cioè da 500 giga o addirittura un tera, costava grosso modo come un computer e quindi non accessibile a tutti ma senz’altro l’ideale dal punto di vista dell’operatività. Infatti quando ne hai uno piccolo sei costretto ad usare anche un hard disk per i dati e qui casca l’asino: per quanto l’ssd sia veloce, quando andrai a salvare nell’hard disk un grosso file wav, un’imagine eccetera, la velocità di salvataggio ovviamente sarà quella dell’hard disk perdendo così una parte dei vantaggi dell’ssd.

Di Franco (moderatore)

Appassionato di radio ed elettronica fin da bambino, in età adulta mi sono dedicato molto al computer e qui trovi alcune delle mie esperienze con l'aggiunta di temi di attualità che mi sono cari.

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