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Come montare un ssd m.2 PCIe NVMe

Cosa occorre

• un ssd m.2 PCIe NVMe, ad esempio l’Intel 660p con cui ho fatto la prova e di cui in seguito vedremo alcune caratteristiche, o un modello analogo o superiore;
• una scheda madre con il connettore m.2 o un adattatore con il connettore analogo anche se di quest’ultimo non ho esperienza. per ulteriori informazioni sul connettore m.2 puoi leggere
qui;
• Se non è avvitata sulla scheda madre, serve una vite per ssd m.2;
• siccome il componente va infilato direttamente nel connettore m.2 da cui prende i dati e si alimenta, non serve nessun cavo.

Note sulla vite per ssd m.2

E’ costituita da un piccolo tubicino metallico esagonale con filettatura su cui viene avvitata una piccola vite. Tralasciando le dimensioni, è identico a quelli che trovi nei computer e che servono ad avvitare le spine delle porte parallele, seriali, Vga, dvi-d e la scheda madre ed infatti lo puoi anche chiamare distanziale per schede. Oltre alle dimensioni di questo piccolo esagono, ciò che cambia tra un modello e l’altro è anche il diametro e la lunghezza della filettatura che lo avvita al supporto, nel nostro caso alla scheda madre. Ad esempio, puoi trovare due di questi tubicini esagonali apparentemente identici che invece hanno la filettatura con diametro o lunghezza differenti e ciò fa sì che non tutti si adattino alla scheda madre in cui li vuoi avvitare e questo succede anche con quelli appositamente acquistati per montare un ssd m.2. Non so se una determinata marca faccia più di un modello di viti per ssd m.2, per certo so che le viti Asus da me acquistate non vanno bene sulle schede madri Gigabyte ga-z170-hd3p e ga-z270-hd3p perché hanno la filettatura troppo sottile. La ga-z170-hd3p non ha nessuna vite per ssd m.2 ma solo i fori in cui mettercela e per essa vanno bene dei vecchissimi distanziali che ho acquistato negli anni ’90, peccato che non ho il calibro per misurare il diametro della filettatura. Nella ga-z270-hd3p vanno bene gli stessi distanziali ma, anche se con un esagono un po’ tondeggiante, ha già la vite per gli ssd m.2 più comuni e cioè quelli con la schedina lunga 80 mm. Volendo montare una schedina con dimensioni diverse, bisogna metterci una vite acquistata a parte e a tale proposito c’è anche chi sostiene di trovarle in ferramenta.
Nota: oltre a comprare un’altra vite per montare un ssd di dimensioni differenti sulla scheda madre Gigabyte ga-z270-hd3p, teoricamente sarebbe possibile spostare quella esistente in un altro foro. Non so però se si possa effettivamente svitare e non ho forzato molto per farlo perché per vedere esattamente com’è fissata dovrei analizzare l’altra faccia della scheda madre e ciò significa doverla togliere dal cabinet… Una bella scocciatura!
Nell’articolo dedicato agli appunti sul connettore m.2 abbiamo visto che un determinato modello di scheda madre può non supportare tutte le lunghezze delle schedine e ciò è dovuto non tanto, o comunque non solo, ad una questione elettrica ma per il fattore meccanico. Ad esempio, le schede Gigabyte citate sopra non supportano le schedine m.2 lunghe 30 mm perché manca la vite e manca il corrispondente foro in cui avvitarne una. La ga-z170-hd3p supporta le schedine con la massima lunghezza di 80 mm e non quelle da 110 perché per queste ultime manca la vite e il foro in cui avvitarla.

Caratteristiche principali dell’ssd m.2 usato per il montaggio

• Marca e modello=Intel 660p,
• capacità=512 gb,
• formato=m.2 22 per 80 mm,
• interfaccia PCIe NVMe 3.0 x 4 (quindi compatibile da 3.0 a 4, il modello superiore è compatibile solo da 3.1 in poi),
• data di lancio=marzo 2018, quindi non recentissimo,
• usato in=pc/client/tablet,
• lettura sequenziale=1500 mb/s, (il modello 760p arriva a 3230),
• scrittura sequenziale=1000 mb/s, (il modello 760p arriva a 1625).
• la lettura e scrittura random viene espressa in iops che non so valutare.
• stato di alimentazione attivo=0,1 wat (quindi bassissimo),
• inattivo=0,0440 wat (praticamente nullo),
• shock operativo e non operativo=1000 g (un chilogrammo, non so valutare bene questo dato),
• Funzionamento da 0 a 70 gradi,
• scritture totali=100 tbw, (non so valutare questo dato),
• mean time beetwen failures (mtbf) (tempo medio prima del guasto)=>=1.6 milioni di ore,
• incorrectable bit error rate (uber)=<1 sector per 10^bits read (non so valutare questo dato), • Garanzia=5 anni, (vorrei proprio vedere se te lo cambiano dopo quattro anni e mezzo! • peso=10 g, • monitoraggio temperatura=no.

Uno sguardo al componente

Finora ho preso in mano solo l’ssd m.2 PCIe NVMe Intel 660p che si presenta come una sottile schedina lunga e stretta con 80 mm di lunghezza e 22 mm di larghezza che andrà montata con l’etichetta verso l’alto. Su entrambe i lati corti troviamo una scanalatura, su uno è posta al centro e serve come incastro per avvitare la schedina mentre dall’altro lato è spostata verso destra e serve a farla entrare nel connettore m.2 in un sol senso. La parte superiore di entrambe i lati lunghi termina con una rientranza e ciò fa sì che la schedina possa entrare nel connettore m.2.

Montaggio dell’ssd m.2

Soprattutto se sei non vedente e stai assemblando un nuovo pc desktop, andrai assai meglio a montare questo componente quando la scheda madre è fuori dal case perché i bordi di quest’ultimo ostacolano il montaggio sia nel caso in cui devi inserire il tubicino esagonale visto sopra e sia quando devi avvitare la piccola vite sopra di esso. Inoltre può capitare d’aver aggiunto una scheda grafica e che questa ostacoli il montaggio della schedina che va a posizionarsi tra la scheda grafica e la ventola del processore. Questo non significa che da non vedenti non si riesca a montare l’ssd in oggetto in un computer già assemblato, vuol dire che da non vedente non lo puoi fare in modo assai veloce. Personalmente ho fatto il montaggio in un computer già assemblato in cui per agevolarmi un po’ ho tolto la scheda grafica. Procedi così:
1) localizza il connettore m.2; i contatti sono su uno dei due lati lunghi e, come dicevo in passato, sembra quasi un integrato;
2) tenendo presente che la schedina andrà infilata nel connettore in modo orizzontale e non verticale, dal lato in cui si trovano i contatti del connettore m.2 prosegui a toccare la scheda madre fino ad incontrare i fori in cui avvitare il tubicino esagonale visto sopra o il tubicino in cui avvitare la schedina. Ad esempio, come si evince da quanto scritto sopra e come si può comprendere da quanto scritto in passato nell’articolo dedicato agli appunti sul connettore m.2, la scheda madre Gigabyte ga-z270-hd3p non ha il foro per le schedine lunghe 30 mm; possiede invece i fori per quelle lunghe 42, 66, e 110 mm, mentre per quelle più comuni da 80 mm ha già avvitato un tubicino esagonale;
3) sia che il tubicino esagonale sia già sulla scheda madre o che lo debba avvitare su di essa, svita la piccola vite posta sopra di esso e mettila da parte (va bene una scatolina) e poi, se necessario, avvita il tubicino sulla scheda madre sul foro corrispondente alla lunghezza della schedina che dovrai montare;
4) prendi la schedina e con l’etichetta verso l’alto infilala orizontalmente nel connettore e appoggia il secondo lato corto sopra al tubicino esagonale in modo che s’incastri nella scanalatura vista sopra e, Tenendola ferma, avvita la piccola vite sopra il tubicino in modo da fissarla.



Di Franco (moderatore)

Appassionato di radio ed elettronica fin da bambino, in età adulta mi sono dedicato molto al computer e qui trovi alcune delle mie esperienze con l'aggiunta di temi di attualità che mi sono cari.

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